Come è inevitabile che sia, continua a far discutere e a suscitare numerose polemiche e tanta indignazione il caso dell'omicidio di Desirée Mariottini. La giovane ragazza sedicenne, prima violentata e poi uccisa a Roma, nella notte tra il 18 e il 19 ottobre, da un gruppo di persone dopo averle somministrato un mix letale di stupefacenti e psicofarmaci che sarebbero stati forniti da un ragazzo italiano che al momento è ricercato dalle forze del'ordine. Secondo quanto riferito dal quotidiano Il Messaggero, il pusher avrebbe contribuito nella preparazione della trappola in cui è incappata la giovane originaria di Cisterna di Latina all'interno dello stabile abbandonato nel quartiere San Lorenzo di Roma.

Omicidio di Desirée Mariottini: adesso è ricercato anche un ragazzo italiano

La vittima sedicenne ha perso la vita dopo un'agonia durata ben dodici ore, fatta di violenze sessuali reiterate da parte del branco di stranieri irregolari, che poi l'hanno abbandonata nonostante fosse lampante il suo stato di salute. Inoltre, come se non bastasse la gravità di tutto questo, secondo il gip, avrebbero anche impedito ad alcune persone presenti sul posto di allertare i soccorsi, tant'è che alcuni testimoni potrebbero entrare a far parte della cerchia degli indagati per non essere intervenuti in favore della giovane Desirée. L'indagine, dunque, non è affatto chiusa e ci sono almeno altri tre ricercati, di cui appunto il pusher italiano, assiduo frequentatore della zona.

Trovate diverse sostanze e psicofarmaci sul luogo del delitto

L'uomo si chiamerebbe Marco e sarebbe stato proprio lui a rifornire il gruppo delle sostanze stupefacenti e dei farmaci che sono stati poi utilizzati per privare la povera Desirée Mariottini delle capacità di reazione. Il ragazzo, infatti, secondo vari testimoni, pare che frequentasse il posto da tempo e che rubasse le compresse a sua madre.

In una delle tasche dei pantaloni della ragazza gli addetti ai lavori hanno ritrovato una bottiglietta di Tranquillit che le sarebbe stata data assieme al metadone e ad altri psicofarmaci. Insomma, si continua ad indagare nel tentativo di fare definitivamente chiarezza su quello che è stato un omicidio efferato e che ha sconvolto l'Italia intera. Un'amica, avrebbe inoltre testimoniato di avere addirittura dato una mano agli uomini criminali per spostare e rivestire il corpo nudo, e oramai privo di vita, di Desirée.