Tensione alle stelle tra Messico e Usa. Il Presidente Donald Trump infatti, nelle scorse ore, ha dichiarato di essere pronto ad usare la 'forza letale' contro la carovana di migranti che giunge dal Messico. Lo ha riferito ieri ai giornalisti, durante il "Giorno del Ringraziamento" a Mar-a-Lago, località della Florida. Inoltre, dichiara Trump, la Casa Bianca è pronta a chiudere completamente il confine con il Messico. La decisione è stata presa, riferisce l'esecutivo statunitense, in seguito alla constatazione che vi sono circa 500 criminali all'interno della stessa carovana.
Trump: 'I soldati potranno anche usare la violenza, ma spero non debbano farlo'
Gli Stati Uniti hanno schierato al confine con il Messico circa 6 mila soldati, che ininterrottamente pattugliano la zona. Quello dei migranti è un problema che ormai da diverso tempo l'amministrazione a stelle e strisce si trova a combattere, e per il quale il Governo ha investito numerose risorse. Ovviamente anche Donald Trump si augura che i soldati non debbano usare la violenza contro i richiedenti asilo messicani. Se la situazione dovesse degenerare ancora di più il Presidente è anche pronto a bloccare e rapporti commerciali con il Messico, questo almeno fino a quando la situazione tornerà alla normalità. Negli scorsi giorni a Tijuana, in Messico, la popolazione locale è scesa in strada per protestare proprio contro l'arrivo di tantissimi immigrati dal centro America, che tentano quindi di varcare il confine e raggiungere il "sogno americano".
Ma gli Stati Uniti hanno posto ora un freno a quella che viene definita una vera invasione, a cui ne gli Usa, ne il confine messicano sono preparati, in special modo Tijuana. Era stato proprio il sindaco della cittadina messicana in quell'occasione ha dichiarare che i migranti presenti in città, circa 400 allora, ora diventati migliaia, stavano causando problemi e diversi crimini.
Gli Usa varano il programma 'Remain in Mexico'
Secondo quanto si apprende dal quotidiano statunitense Washington Post, l'amministrazione Trump sta lavorando ad uno specifico programma, denominato "Remain in Mexico", con il quale, in qualche modo, si costringerebbero i richiedenti asilo che si presentano al confine Usa, di attendere che la loro richiesta venga esaminata.
Chi non risulterà idoneo ad entrare negli Usa, verrà categoricamente respinto e fatto tornare indietro. Già 200, dei 4000 migranti che si sono recati a Tijuana, sono stati invitati dalle forze dell'Ordine a non recarsi presso il confine, ormai completamente militarizzato. Una decisione, quella presa dal governo statunitense, che sta spaccando in due l'opinione pubblica di tutto il mondo.