E' lui l'uomo dell'anno 2018 secondo il Financial Times, il suo nome è noto, soprattutto negli ambienti del complotto: George Soros, miliardario e filantropo americano di origini ungheresi. Soros è una persona estremamente aperta, liberale, le cui idee contrastano fortemente i valori delle personalità politiche in ascesa in alcuni Paesi del mondo, inclusa l'Italia. Per i populisti George rappresenta un vero e proprio pericolo per la democrazia: essendo uno degli uomini più ricchi del pianeta, il mondo dei social e non solo, pensa che sia proprio lui a decidere le sorti dei governi, causandone quindi la caduta e il rimpiazzo di questi ultimi con gente vicina alla grande finanza mondiale.

Il Financial Times ha motivato la sua scelta proprio perché il filantropo va contro questo determinato modo di fare politica. E' anche accusato di favorire l'immigrazione clandestina e di finanziare proprio le Ong, che aiutano e soccorrono i migranti in difficoltà diretti verso gli Stati europei. Insomma, l'origine di ogni male sarebbe proprio lui. Ovviamente queste ultime sono tutte teorie che non hanno assolutamente nulla di fondato.

Chi è in realtà George Soros?

Soros è nato da una famiglia ebraica a Budapest, in Ungheria, ma è naturalizzato americano. Laureato alla London School of Economics, uno degli istituti più importanti del mondo per quanto riguarda la formazione in finanza, ha seguito anche un master in filosofia.

Ha lavorato per importanti istituti di credito inglesi, fu proprio lui infatti nel cosiddetto mercoledì nero che si verificò nel settembre del 1922 a vendere per un valore pari a circa 10 miliardi di dollari. In una sola giornata, la sterlina subì una grossa svalutazione, il guadagno in quell'occasione si attestò intorno a 1,1 milioni di sterline.

Da sempre è impegnato a sostenere cause umanitarie, di sua fondazione è infatti la Open Society Foundations.

Minacciato anche con un pacco bomba

A causa dell'odio sfrenato che in molte parti del mondo c'è nei suoi confronti, il capitalista e filantropo è stato recentemente oggetto di minacce piuttosto inquietanti: gli è stato recapitato infatti un vero e proprio pacco bomba da un terrorista in Florida, il quale inviò buste e pacchi sospetti a vari leader esponenti della democrazia.

E' stato duramente attaccato anche da Netanyahu, primo ministro israeliano. La sua scelta come uomo dell'anno da parte del quotidiano britannico, non fa che alimentare il dibattito sul personaggio, che indubbiamente è uno degli uomini più importanti del mondo.