Una vera e propria tragedia quella che si è purtroppo verificata nei giorni scorsi e che riguarda la morte, ancora una volta, di una piccola vittima innocente. Il drammatico episodio si è consumato in Sardegna, precisamente nel piccolo comune di Villasor, dove un bambino di appena un anno è deceduto soffocato mentre stava mangiando davanti agli occhi impietriti di sua madre, Nina. Il piccolo, Keita Boubakar, secondo quanto riferito dal noto sito Ansa, si trovava all'interno di un centro di accoglienza per migranti assieme alla sua mamma. Nel momento in cui il bimbo è rimasto soffocato, la madre è corsa immediatamente fuori col figlio ancora tra le braccia per chiedere aiuto ai passanti.

Tuttavia, tale gesto si è rivelato inutile perché per il piccolo non c'è stato nulla da fare.

Dramma in Sardegna: un bimbo soffoca mentre mangia

Secondo quanto si apprende, il bimbo aveva poco più di un anno ed era stato messo alla luce a Cagliari da una giovane ragazza venticinquenne, originaria del Mali. Il piccolo, però, è deceduto a Villasor, all'interno del centro ospitato in uno stabile a due piani. Sono serviti a poco i soccorsi prestati dal personale medico che hanno subito provato a salvargli la vita attraverso diverse manovre di rianimazione durate più di due ore. Purtroppo, però, alla fine ci si è dovuti arrendere e si è soltanto potuto constatare il decesso del bimbo. La tragedia si è verificata attorno alle ore 09:20, quando mamma e figlio stavano andando a fare colazione.

Nel momento in cui la pappa per il piccolo era pronta, la madre stava cominciando a dargli da mangiare, ma improvvisamente un boccone gli è andato di traverso ostruendogli le vie respiratorie. La donna ha potuto vedere suo figlio diventare paonazzo e si è subito accorta che era in difetto d'ossigeno. Presa dal panico, ha tentato di aiutarlo, prendendolo in braccio e urlando per la strada.

Altri migranti si sono avvicinati andandole in soccorso e lanciando l'allarme, ma nonostante l'arrivo tempestivo dell'ambulanza, per il piccolo non c'è stato nulla da fare. Dopo poco è stato richiesto anche l'intervento dell'elisoccorso regionale e ad un certo punto sembrava che il piccolo Keita potesse riprendersi. Intorno alle 11.30, invece, il suo cuore ha definitivamente smesso di battere provocando un grande dolore ai suoi familiari. Non è stato disposto neanche l'esame autoptico sul corpicino della vittima, che è così tornato tra le braccia della sua mamma per permetterle di celebrare i suoi funerali.