A cinquant'anni esatti dalla missione lunare dell'Apollo 11 la Nasa ha mandato nello spazio la New Horizon.La sonda, dopo aver visitato Plutone sta raggiungendo il suo secondo obiettivo: un fossile cosmico di 30 km di diametro,Ultima Thule, nella fascia di Kuiper, ai confini del nostro Sistema Solare.
Dalla Johns Hopkins University, astrofisici e ingegneri della Nasa prevedono l'arrivo sul corpo celeste a mezzanotte e 33 minuti, raggiungendo così il più lontano corpo celeste mai visitato da missione spaziale, nonchè un concentrato di informazioni scientifiche che potrebbero aprire nuovi orizzonti sull'origine dei pianeti e di tutto ciò che ci circonda.
Ultima Thule: il sasso cosmico
Ultima Thule, il cui nome scientifico è 2014 MU69, è stato scoperto nel 2014 grazie al potente telescopio Hubbler, un puntino insignificante di circa 30 km di diametro ,freddo e scarsamente illuminato,(riflette infatti circa il 10 per cento della luce del sole) di forma irregolare simile alla cometa visitata dalla sonda dell'Esa Rosetta e dalla Nasa non escludono che possa essere un corpo binario, ovvero due corpi rocciosi che sono entrati in contatto oppure che orbitano uno attorno all'altro vicinissimi.
New Horizons e l'incontro con Ultima Thule
Al momento dell'incontro, previsto per il 1 gennaio, Ultima Thule si troverà a circa 6 miliardi e mezzo di km dal Sole e il sorvolo avverrà a circa 3500 km di distanza dalla superficie del fossile cosmico.
Questo sarà il sorvolo più distante dalla Terra che macchina umana abbia mai tentato.
New Horizons sarà l'occhio che fotograferà quello che oggi ci appare un piccolo puntino nella grande immensità dell'Universo.Grazie agli strumenti della sonda tra cui fotocamere e spettrometro, si conoscerà la composizione di quel "terriccio da giardino"così come hanno definito gli scienziati Nasa il "pavimento" dell'asteroide visto dalla Terra.
Alan Stern, principal investigator della missione, spiega che New Horizons, mapperà Ultima Thule svelando al mondo la sua superficie, la sua massa, se ha satelliti, svelerà quante lune orbitano intorno all'asteroide, ne misurerà la temperatura e lascerà ai posteri le foto di un viaggio ai confini della conoscenza moderna. In 72 ore Ultima Thule ci svelerà tutto il suo mistero, accendendo la luce del sapere:una fiammella ardente che ha bisogno di conoscenza per rimanere accesa e di curiosità per esplorare i segreti di un Universo "vecchio " 4,6 miliardi e mezzo di anni o forse più.