Nelle scorse ore gli uomini della guardia costiera pugliese hanno provveduto a sequestrare undici tonnellate di pesce - soprattutto mitili, ma anche orate e spigole - destinate ai pranzi ed ai cenoni delle feste natale. Diverse partite erano scadute da anni (alcune addirittura nel 2011), mentre altre sono risultate conservate in maniera non adeguata. I controlli sono stati effettuati nell'ambito dell'operazione nazionale "Confine illegale" - disposta dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari - volta a tutelare i consumatori, valorizzare il pescato Made in Italy e a bloccare i traffici illeciti.
L'operazione è iniziata a fine novembre ed è tutt'ora in corso.
Cenoni a base di pesce
In Puglia, come in altre regioni del sud Italia, la tradizione vuole che la vigilia di Natale si organizzino, in famiglia, cenoni a base di pesce. Così, in questi giorni di festa, ristoranti e pescherie sono chiamati a rispondere ad un esponenziale aumento della domanda; è tutt'altro che raro, dunque, che in questo contesto trovi spazio anche chi, senza farsi scrupoli, intende lucrare mettendo sul mercato prodotti di dubbia qualità (scaduti, mal conservati o non tracciati). Prodotti che, una volta in tavola, possono rappresentare un grave rischio per la salute dell'ignaro consumatore.
Da alcune settimane, dunque, si sono fatti più serrati i controlli - effettuati nell'ambito dell'operazione "Confine illegale" - degli uomini del Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera.
Nel "mirino" sono finiti, in particolar modo le attività di ristorazione, le pescherie, ma anche i trasportatori. Osservato speciale è stato il porto di Bari.
11 quintali di pesce sequestrato
Durante le verifiche effettuate presso il porto di Bari, la guardia costiera, ha individuato - e sanzionato - un camion sbarcato dalla Grecia che trasportava - suddivise in 480 casse - circa tre tonnellate di orate e spigole risultate in pessimo stato di conservazione.
Tra Trani e Barletta, sulla Statale 16, invece, è stato fermato un autoarticolato che trasportava mitili (nel dettaglio: 1 quintale di ostriche, 4.800 kg di cozze nere, 800 kg di cozze pelose, 800 kg di mussoli, 600 kg di noci e 300 kg di fasolari); nel corso degli accertamenti, si è scoperto che diverse partite di cozze e vongole che non assolvevano all'obbligo della tracciabilità alimentare (e, dunque, potenzialmente dannose per la salute).
Giovedì, invece, un tir proveniente da Taranto e diretto - via Napoli - a Bari - è stato sanzionato per il trasporto di una trentina di esemplari di pesce spada risultati di taglia inferiore a quella consentita dalle attuali norme di commercializzazione.
Gli uomini della guardia costiera, infine, hanno effettuato lungo la costa barese e salentina diverse verifiche alle attività di pesca e, in frazione San Vito a Polignano, hanno fermato un 55enne residente a Bari (già denunciato più volte per pesca di frodo) intento ad asportare dalla scogliera 5 chili di datteri.
Infine, in due aziende di Bisceglie, sono state sequestrate ben 4 tonnellate di seppie, calamari, polpi e scampi provenienti da lotti congelati con scadenza tra il 2011 e il 2012.
Il pesce sequestrato è stato analizzato dai veterinari Asl e la parte ritenuta commestibile è stata data in dono a diversi enti di beneficenza.