Una storia già vissuta da altri genitori disperati, una tragedia raccontata molte volte che purtroppo si è ripetuta. Matilde è morta a cinque anni soffocata da un pezzo di wurstel. Era in auto con mamma e papà a Roma, quando tutto è accaduto in pochi minuti in maniera irreversibile.

A nulla sono serviti gli immediati soccorsi da parte dei genitori per tentare di farle espellere il boccone letale, poi la corsa in un primo ospedale e il trasferimento in una struttura specializzata. Dopo tre giorni di agonia, la bambina si è spenta. I suoi organi sono stati donati.

Wurstel mortale, soccorsi inutili

La tragedia risale a lunedì scorso, 17 dicembre. Matilde era in auto con la mamma e il papà, oltre alla sorellina di due anni. La famiglia, residente a Fidene, era stata al centro commerciale di Porta di Roma a fare compere in vista delle festività natalizie in un clima di allegria e affiatamento. La bambina aveva fame e così, mentre era seduta sul suo seggiolino, la mamma le ha dato un rustico con wurstel che poco prima avevano comprato in una rosticceria. Ma un boccone le è andato di traverso ostruendole le vie respiratorie e all'istante la situazione è precipitata.

La bambina ha manifestato subito gravi segni di soffocamento. Atterriti, i genitori hanno cercato di praticarle una manovra d'emergenza per permetterle di respirare, ma senza alcun effetto.

Anzi, nel frattempo era diventata violacea. A seguire, c'è stata la corsa all'ospedale più vicino, il Sant'Andrea. Una volta arrivati nella struttura sanitaria, vista la gravità della situazione, Matilde è stata trasferita al Policlinico Gemelli, centro d'eccellenza per quanto riguarda la terapia intensiva pediatrica.

Soffocamento, coma irreversibile e donazione degli organi

Purtroppo non è stato possibile salvarla: per troppo tempo il cervello della bambina era rimasto senza ossigeno. Matilde è scivolata in una condizione di coma irreversibile e dopo tre giorni di agonia, lo scorso giovedì, i medici hanno informato i genitori della morte cerebrale della figlia.

La mamma e il papà distrutti hanno voluto trasformare a loro tragedia in un atto di generosità e d'amore. Cuore, fegato, reni di Matilde sono stati espiantati per salvare altri bambini.

Intanto la procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, ma è un atto dovuto come anche l'autopsia per accertare circostanze della disgrazia e tempi dei soccorsi. Non ci sono indagati.

Ostruzione da cibo, precedenti mortali

La tragedia segue altre morti identiche. Un pezzo di wurstel ha ucciso nel 2014 il piccolo Francesco a soli tre anni. Aveva mangiato l'alimento comprato all'Ikea, sempre al centro commerciale Porta di Roma dove era con la mamma. Anche lui era deceduto presso la terapia intensiva pediatrica del Gemelli e i genitori avevano voluto donare gli organi.

Lo scorso maggio, Davide, un bambino di quattro anni di Guidonia, era rimasto soffocato da un wurstel. Soccorso dal papà e dal nonno, era stato portato d'urgenza al centro della Croce Blu dove era stato rianimato per 20 minuti. Ma era giunto in condizioni gravissime al Gemelli dove era stato trasportato con eliambulanza, per poi morire dopo cinque giorni.

Wurstel, per il ministero della Salute primo dei cibi più pericolosi

A parte la manovra di Heimlich, unico intervento urgente per salvare i bambini in caso di ostruzione da cibo, occorre che genitori ed educatori conoscano gli alimenti pericolosi in età pediatrica più spesso causa di incidenti elencati dal ministero della Salute.

In prima fila, ci sono purtroppo proprio i wurstel.

Con loro, tutti gli alimenti piccoli, rotondi o di forma cilindrica quali uva (un acino ha ucciso a Vimercate una bimba di tre anni), hot dog, ciliegie, mozzarelline, carote a fette, arachidi, pistacchi, ma anche olive e caramelle. Seguono i cibi appiccicosi, che pur tagliati non perdono la loro consistenza: pere, pesche, prugne, susine. O quelli che si sfilacciano aumentando l’adesione alle mucose, a cominciare dal prosciutto crudo.