La propaganda salviniana stavolta commette una gaffe davvero imperdonabile. Arriva un forte rimprovero dalla Procura di Torino e prima che il popolo del web scateni la solita 'guerra istituzionale', possiamo ben dire senza timore di smentita che Matteo Salvini l'ha combinata davvero grossa. Non erano nemmeno le 9 del mattino quando sull'account Twitter del ministro dell'interno è stato pubblicato un post relativo all'operazione dei carabinieri che ha portato all'arresto di 46 persone, esponenti della riorganizzata Cupola mafiosa palermitana. Salvini si complimentava con le forze dell'ordine, ma il suo post è proseguito con la notizia dell'arresto di "15 mafiosi nigeriani", operazione di polizia svolta a Torino e di "altri 8 spacciatori titolari del permesso di soggiorno per motivi umanitari e clandestini a Bolzano".

Il leader del Carroccio ha concluso dicendo che "la giornata comincia bene", peccato che per lui non sia stato esattamente così.

Il comunicato della Procura

Il comunicato del procuratore della Repubblica di Torino, Armando Spataro, ha infatti pesantemente redarguito il comportamento invero poco prudente del ministro Salvini. Il riferimento è all'operazione che avrebbe portato all'arresto di 15 mafiosi nigeriani. "La notizia in questione è stata fornita mentre l'operazione è in corso e, pertanto, rischia di comprometterne il buon esito. Non sono stati fermati '15 mafiosi nigeriani', la polizia giudiziaria sta eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Torino su richiesta della Dda di quest'ufficio".

Spataro puntualizza che non per tutti gli indagati c'è la contestazione dell'associazione di tipo mafioso (articolo 416 bis del codice penale) e coloro per i quali è stato eseguito il provvedimento non sono 15: le ricerche di parte di queste persone sono ancora in corso. Insomma, per un ministro dell'interno è una gaffe pesante e Spataro rincara la dose, sottolineando che la notizia diffusa in tal modo "contraddice prassi e direttive vigenti", perché Salvini in quanto titolare del Viminale dovrebbe conoscere bene tempi e modalità di diffusione di tali informazioni.

"Ci auguriamo - conclude il procuratore - che in futuro il ministro voglia quanto meno informarsi sulla tempistica di comunicazioni simili onde evitare rischi alle indagini". C'è una prerogativa da parte di chi sta conducendo le indagini, altra cosa che un ministro dell'interno dovrebbe sapere bene, in ordine alla diffusione delle notizie.

"In questo momento - aggiunge Spataro - non possiamo fornire altre informazioni sulle indagini". Secondo le indiscrezioni, ovviamente non confermate dalla Procura, si tratterebbe di un ulteriore troncone dell'operazione contro la mafia nigeriana scattata qualche anno addietro che lo scorso gennaio ha portato ad una serie di condanne fino a dieci anni di carcere.

Salvini: 'Spataro vada in pensione'

Non è il caso di dare luogo all'ennesimo scontro istituzionale, perché qui l'imprudenza di Salvini è fin troppo evidente. Ma il vicepremier lo scontro lo va a cercare nel momento in cui attacca duramente il procuratore. "Qualcuno farebbe meglio a pensare prima di aprire bocca. Se il procuratore di Torino è stanco si ritiri dal lavoro: gli auguro un futuro sereno da pensionato", dice Salvini che puntualizza come sia stato informato dal capo della polizia dell'operazione in corso e che, dunque, un minuto dopo si è sentito "libero ed onorato di ringraziare e fare i complimenti alle forze dell'ordine".