Savannah Greywind, una 22enne del Nord Dakota (Usa), ha pagato con la vita un gesto di solidarietà. Si era recata l'anno scorso, in agosto, al piano di sopra, dalla vicina di casa Brooke Crews, per aiutarla a cucire un abito. Savannah era all'ottavo mese di gravidanza, a breve sarebbe diventata mamma ed era felicissima. Anche Brooke, 36 anni, voleva un figlio ma non era mai riuscita a restare incinta. Aveva persino fatto credere al compagno di aspettare un bebè. Pur di realizzare il suo sogno, la Crews, 36 anni, ha ordito un piano malvagio.
Il litigio per futili motivi
La giovane Savannah non avrebbe mai pensato che l'apparentemente cordiale vicina di casa in realtà era un mostro. Sì, perché Brooke Crews ha compiuto qualcosa di aberrante quando Savannah è entrata nella sua abitazione per aiutarla a cucire un vestito: l'ha spintonata e le ha tagliato la pancia per rubare il bebè che aveva in grembo. La 36enne avrebbe iniziato a litigare con la Greywind per futili motivi, spingendola per terra e facendole perdere i sensi. Secondo gli investigatori, la donna incinta era ancora viva quando la vicina di casa le stava recidendo la pancia per rubarle la bimba. Brooke, insensibile e crudele, non avrebbe avvisato i soccorritori, lasciando morire la 22enne.
È stato il marito di quest'ultima, Ashton Matheny, ha lanciare l'allarme, in quanto non l'aveva vista rincasare. Gli investigatori hanno immediatamente avviato gli accertamenti e sono risaliti a Brooke, che ha confessato il misfatto.
Brooke ha chiesto scusa
Ashton Matheny, 21 anni, ha chiamato la figlia Haisley Jo, nome che aveva scelto insieme a Savannah.
Quest'ultima era una brava e stimata infermiera, sempre pronta ad aiutare gli altri. Purtroppo ha pagato con la vita la sua filantropia. E pensare che la vicina di casa le aveva anche offerto denaro per aiutarla a cucire un vestito. Poco tempo fa la Crews è stata condannata all'ergastolo senza possibilità di beneficiare della libertà condizionale.
La madre della vittima ha affermato che le azioni di Brooke sono andate ''oltre il male'' e che nessuna punizione sarà ''abbastanza forte''. Brooke ha chiesto scusa e, dopo la lettura del verdetto, è rimasta impassibile. Ha rimarcato che non avrebbe mai voluto fare del male alla vicina di casa. Oggi la piccola Haisley ha 16 mesi ed è accudita dal padre. Guarda le foto di Savannah e dice "mamma". Purtroppo non potrà mai essere coccolata e baciata dalla sua amorevole madre.