Cesare Battisti, il killer dei Pac, è stato arrestato in sud america e subito estradato. Questa mattina è atterrato all'aeroporto di Roma Ciampino e verrà tradotto subito nel carcere di Rebibbia, dove dovrà scontare la pena inflitta dal nostro tribunale ormai diversi anni fa.

Cesare Battisti atterrato in Italia, direzione Rebibbia

Quello che preoccupa di più al momento è di quanto sarà la permanenza del terrorista dietro le sbarre, in queste ore si susseguono voci riguardo sconti di pena che il killer potrebbe beneficiare. L'ex latitante Battisti potrebbe sperare di ottenere diminuzioni della condanna grazie ai suoi legali, in forza soprattutto di un accordo che il governo italiano aveva siglato con il Brasile ( ai tempi del ministro Orlando) in merito alla sua carcerazione.

Cesare Battisti, una volta arrestato, è stato portato immediatamente in Italia, senza ripassare per il Brasile dove la polizia lo stava cercando. Il fatto che l'assassino dei Pac non sia stato ammanettato in Brasile e che la Bolivia abbia accettato di rimandarlo subito in Italia, in qualche modo, potrebbe aver incrinato i rapporti con Bolsonaro. Bypassare lo "scalo tecnico" del Brasile potrebbe aver permesso di aggirare l'accordo siglato tra il Brasile e l'Italia che prevedeva solo 30 anni di carcere invece dell'ergastolo per Battisti. All'arrivo a Ciampino, l'ex terrorista, è stato accolto da reparti speciali della polizia, dal ministro dell'Interno Salvini e da quello della Giustizia Bonafede.

Gli uomini del Gom, gruppo operativo mobile della penitenziaria, lo tradurranno nel carcere di Rebibbia dove già è tutto pronto per accoglierlo. Al suo arrivo Battisti sarà portato nel reparto di alta sicurezza, in isolamento, dove non potrà avere rapporti con nessun altro carcerato.

Ad attenderlo all'aeroporto Salvini e Bonafede

Gli spostamenti di Cesare Battisti saranno velocissimi, decine di poliziotti e agenti della penitenziaria percorreranno il raccordo anulare fino ad arrivare al carcere penitenziario. Nessun quartiere della Capitale sarà interessato, gli uomini della stradale chiuderanno gli svincoli d'accesso quando il corteo di auto si troverà a passare.

Salvini, dall'aeroporto, ha dichiarato: "A nome di 60 milioni di italiani ringrazio le forze dell'ordine. Chi sbaglia paga. Va in carcere un delinquente, un assassino che non ha mai chiesto scusa". Bonafede, dal canto suo, ha dichiarato che nessuno può sottrarsi alla giustizia italiana, "sono passati molti anni ma le ferite non sono state lenite...è un risultato storico".