Due casi di meningite si sono verificati nel giro di pochi giorni a Firenze e L'Aquila. Il primo riguarda una giovane donna di 25 anni, originaria di Campi Bisenzio, ma residente a Signa, è stata ricoverata d'urgenza nel reparto di rianimazione dell'Ospedale Careggi di Firenze. Il Secondo una donna di 60 anni a L'Aquila sarebbe entrata in coma per una infezione batterica acuta da meningococco.

Il caso della giovane ricoverata a Firenze

La donna ha manifestato i sintomi caratteristici di un'infezione da meningococco. La giovane sarebbe arrivata all'Ospedale Careggi domenica sera già in gravi condizioni.

Comunque, secondo i sanitari che l'hanno presa in cura, starebbe lentamente rispondendo alla terapia adottata. Anche se la prognosi non sarebbe stata ancora sciolta perché la ragazza sarebbe ancora in coma.

La Asl di Firenze ha immediatamente avviato la procedura di sicurezza per la profilassi preventiva. Infatti, il batterio che avrebbe colpito la venticinquenne sarebbe, secondo i medici del Policlinico, il meningococco di tipo C. Cioè proprio quello responsabile nel 2015 di un'epidemia di meningite in Toscana. L'allerta è massima perché non si è ancora certi se ci si trovi di fronte ad una recrudescenza dell'epidemia verificatasi quattro anni fa.

La donna ricoverata a L'Aquila

Un caso analogo è avvenuto a L'Aquila.

Una donna di 60 anni, originaria di Roma, si trova attualmente in coma per un infezione batterica acuta da meningococco. Secondo i medici le condizioni della donna, ricoverata nel reparto di rianimazione, sarebbero stazionarie. E, comunque, si tratterebbe di un caso isolato.

Di conseguenza, almeno in questo caso, non ci sarebbero i presupposti per lanciare un allarme sanitario.

D'altra parte la Asl, anche in questo caso, ha avviato le procedure per attuare la profilassi preventiva nei confronti di tutti coloro che sono entrati in contatto con la paziente. Sia che si trattasse dei medici, come degli operatori sanitari, ma anche, ovviamente, i parenti della donna.

E anche in questo caso la prognosi non è stata sciolta.

Infatti, la donna era arrivata all'Ospedale de L'Aquila tre giorni fa con sintomi quali febbre alta, forte mal di testa e stato confusionale. Successivamente, come accennato, la donna è andata in coma.

Per tali motivi le prossime ore saranno fondamentali per capire il livello di danno cerebrale subito dalla paziente. Anche per questo sarebbero in corso ulteriori accertamenti medici. In effetti, dopo la giovane di 19 anni di Padova di pochi giorni fa, questi altri due casi di meningite a breve distanza di tempo danno da pensare a molti.