Cesare Battisti, l'ex terrorista italiano attivo durante il periodo degli anni di piombo, è stato finalmente catturato in Bolivia. Battisti, condannato prima alla pena di dodici anni di reclusione per il reato di banda armata e, successivamente, all'ergastolo per la propria partecipazione a ben quattro omicidi, fuggì dal carcere di Frosinone nel 1981, abbandonando l'Italia e trovando asilo in Sud America come rifugiato politico.

L'arresto in Bolivia

A confermare la notizia dell'arresto dell'ex terrorista è stata la Farnesina, in sinergia con i servizi segreti italiani di intelligence ed InterPol.

Antonio Bernardini, ambasciatore italiano in Brasile, paese dove Battisti ha trovato accoglienza negli ultimi anni, ha esultato alla notizia della cattura del latitante, dichiarando: 'Abbiamo vinto! Abbiamo dimostrato che la democrazia è più forte di qualsiasi terrorista!'.

Il terrorista è stato tratto in arresto intorno alle ore 17:00 (ora boliviana, in Italia erano le ore 22:00) di ieri, sabato 12 gennaio 2019, da un team specializzato dell'Interpol, costituito da investigatori brasiliani e italiani, mentre passeggiava tranquillamente tra le strade di Santa Cruz de La Sierra, popoloso centro urbano dell'entroterra boliviano. A quanto si apprende dalle prime indiscrezioni trapelate, sembrerebbe che l'ex membro dei P.A.C.

(Proletari Armati per il Comunismo) alla vista delle forze dell'ordine non abbia opposto resistenza alcuna. Come riportato da alcuni mass media boliviani, l'uomo indossava maglietta e pantaloni di colore blu scuro, una barba finta e un paio di occhiali da sole. Durante le fasi della cattura, caricato in macchina e condotto presso una vicina caserma di polizia, Battisti non avrebbe aperto bocca.

La soddisfazione del ministro degli interni Salvini

Alla notizia dell'arresto del pericoloso criminale italiano, anche il ministro dell'Interno, nonché vice-premier, Matteo Salvini, ha espresso soddisfazione per la cattura, complimentandosi con i servizi segreti dell'Interpol: 'Per Cesare Battisti la pacchia è finita: è un delinquente che deve trascorrere il resto dei suoi giorni in prigione e non facendo la bella vita sulle spiagge esotiche' - ha dichiarato il leader della Lega sulla sua pagina Facebook ufficiale.

Salvini ha anche ringraziato per l'enorme lavoro svolto le forze dell'ordine italiane e straniere, la Polizia, l'Interpol, l'A.I.S.E. (Agenzia per le Informazioni e la Sicurezza Esterna), nonché il nuovo governo brasiliano, nella figura del presidente Jair Bolsonaro, che ha concesso l'estradizione del latitante.