Dopo gli ultimi inquietanti eventi avvenuti in città, anche il Lanificio 25, noto locale di Napoli, sembra essere stato preso di mira dal racket. Al centro delle indagini c'è una busta gialla affrancata e recante sul retro etichette che riportano mittente e destinatario. Il primo pare sia inesistente. Il secondo, invece, è Franco Rendano, stimato medico e patron del Lanificio 25, l’ex fabbrica di piazza Enrico de Nicola, che nel 2006 Rendano ha trasformato in un centro culturale, dove si organizzano soprattutto live musicali. E si riferisce proprio a quest’attività l’inquietante contenuto della busta: un biglietto, dove si legge “Hai rotto il cazzo, stai lontano dal Lanificio”, accompagnato da un proiettile.
La denuncia di Rendano arriva a due mesi di distanza
La lettera minatoria Rendano l’ha ricevuta lo scorso ottobre, ma solo ora gli inquirenti hanno dato l’autorizzazione a rendere pubblica la notizia. E oggi lo stesso medico racconta l’increscioso episodio in un post apparso sulla pagina Facebook del Lanificio 25, a cui è allegata un’immagine che ritrae busta e contenuto: "Carissimi amici del Lanificio 25 – esordisce Rendano –, pubblico oggi la foto di una missiva anonima e violenta che mi è stata recapitata a casa il 15 ottobre scorso", Un messaggio che è una chiara minaccia di morte e che l’ha costretto ad allontanarsi dal Lanificio.
Poi il professionista motiva la decisione di rendere pubblica la notizia solo a due mesi di distanza, spiegando che le forze dell’ordine avevano chiesto di mantenere uno stretto riservo sull’accaduto per non ostacolare le indagini.
Polizia e Carabinieri che Rendano ringrazia pubblicamente.
Il Lanificio 25 è un importante centro culturale di Napoli
Il lungo post prosegue con il racconto delle attività che animano il Lanificio 25, dove negli ultimi 12 anni sono stati organizzati oltre mille eventi di vario genere, trasformando l’ex fabbrica adiacente la chiesa di Santa Caterina a Formiello, nella zona di Porta Capuana, in un importante centro culturale.
Infatti, in tutti questi anni al Lanificio 25 si sono tenuti concerti, proiettato film, organizzato dibattiti e presentazione di libri. E ogni volta si è registrato un grande afflusso di pubblico, che ne hanno decretato il successo e l’hanno portato a diventare un importante riferimento per la vita culturale della città di Napoli.
La paura dopo la consegna della busta
Più avanti Rendano torna alla busta e ricorda il momento in cui gli fu consegnata e la paura nello scoprire ciò che conteneva. Racconta di aver ricevuto la minacciosa missiva direttamente a casa, consegnatagli dal portiere mentre tornava alla sua abitazione assieme alla compagna che aveva appena partorito. Circostanze che hanno terrorizzato ancor di più la coppia.
Poi un inevitabile riferimento a quanto sta accadendo a Napoli in questi giorni: il medico confessa che gli ultimi avvenimenti di cronaca, che hanno visto protagonista l’amico pizzaiolo, Gino Sorbillo, hanno accresciuto la paura ad avvicinarsi al Lanificio 25.
La promessa di ripartire presto
Infine, il post si chiude con la ferma decisione di non arretrare di fronte alle minacce e l’annuncio che il locale, per altro chiuso da mesi per altri problemi, presto riaprirà: "Che fare?
Abbandonare la presa? No! Non è da noi!", annuncia Rendano.
E poi la promessa della repentina ripartenza delle attività del Lanificio 25, appena verrà meno l’impedimento che ne ha causato la chiusura negli ultimi mesi.