"Non provare a lasciarmi, ti ucciderò, non costringermi a diventare un'assassina". Questo è uno dei non proprio 'amorevoli' messaggi, in tutto 159 mila, che Jacquelyn Ades, estetista 31enne di Phoenix, in Arizona, ha inviato a un uomo. L'ha conosciuto in una chat, ma si sono incontrati una sola volta perché il tale, forse messo sull'avviso da qualche oscuro presentimento, ha deciso di interrompere quasi subito la frequentazione. A lei, però, era già scattata un'ossessione da thriller psicologico, sfociata in minacce di morte e atti dirompenti fino all'arresto lo scorso maggio.

Ora la giovane donna è in un carcere in attesa di processo.

Stalker "in rosa", messaggi e minacce di morte

Di solito, lo stalking è un crimine che rimanda a responsabilità maschili. Stavolta responsabile di questo reato, sarebbe Jacquelyn Ades a cui è stato contestata anche la volazione di domicilio. La polizia l'ha arrestata dopo che l'uomo che frequentava l'ha denunciata producendo come prova gli screenshot di alcuni minacciosi sms ricevuti tra il 16 aprile e il 28 aprile 2018. In principio sembrava che i messaggi che lei gli ha inviato fossero 65 mila, ma dopo ulteriori accertamenti fatti gli investigatori ne hanno contati addirittura 159 mila in dieci mesi.

Lei e la presunta vittima si erano conosciuti virtualmente tramite 'Luxy', un sito di appuntamenti per milionari.

Avevano dialogato alcuni giorni via chat, poi si erano incontrati. Ma già dopo il primo appuntamento, l'uomo, amministratore delegato di una società di prodotti per la cura della pelle il cui nome non è stato svelato, le ha comunicato di non voler continuare la frequentazione. E Jacquelyn non ha reagito bene al rifiuto: lui l'ha trovata parcheggiata fuori da casa sua nel luglio 2017 e ha chiamato la polizia che l'ha fatta allontanare.

Sono seguiti dieci mesi di persecuzioni e molestie. Messaggi ostinati e minacce di morte in cui scriveva cose a dir poco allarmanti: di voler fare il bagno nel suo sangue, come di voler preparare il sushi con i suoi reni e usare le ossa delle mani come bacchette.

L'arresto

Lo scorso 8 maggio, agenti della Paradise Valley hanno arrestato Ades nel complesso residenziale di Phoenix dove l'uomo abita.

Jacquelyn, in modalità non chiarite dalla stampa locale, si era introdotta nell'abitazione dell'uomo approfittando del fatto che era fuori per lavoro e aveva usato provocatoriamente la sua vasca da bagno. L'uomo l'aveva scoperta dalla telecamera di sorveglianza domestica a distanza dando l'allarme. La donna si era anche presentata al suo lavoro spacciandosi per la moglie. Durante l'arresto, nella sua auto è stato trovato un grosso coltello da macellaio sul sedile del passeggero.

"Storia d'amore" con risvolti psicotici

Nei documenti relativi all'arresto redatti dalla polizia, si dice che la donna presenta segni di malattia mentale. Durante il trasporto in carcere nella contea di Maricopa in Arizona, ha farfugliato che il suo incontro avesse a che fare con equazioni scientifiche e ha tirato in ballo persino la teoria della relatività di Albert Einstein, i segreti dell'universo, teorie cospirative.

La donna si dichiara innocente.

In un'intervista televisiva che è stata concessa in carcere lo scorso maggio, Jacquelyn Ades ha negato i reati che le sono addebitati come d'essere pazza. Sostiene d'essere una donna che ha incontrato l'amore e che non avrebbe mai voluto spaventare l'uomo identificato come la sua anima gemella. I messaggi minatori sarebbero stati solo uno scherzo divertente. Poi però si è contraddetta dicendo che qualcosa dall'esterno le ha detto di fare ciò che ha fatto quando ha inviato le minacce. Il processo è previsto per l'inizio di febbraio.