Una tragica fatalità, un errore di valutazione, che purtroppo è costato caro ad un padre originario di Chantia-Mansia, distretto autonomo della Russia. Durante una battuta di caccia infatti, l'uomo tentava di catturare un cervo, ma per sua sfortuna la sagoma che ha avvistato tra la folta vegetazione non era quella dell'animale, ma di suo figlio, un 18enne. Senza pensarci ha premuto il grilletto e ha fatto fuoco. Per la vittima non c'è stato nulla da fare, il giovane è morto poco dopo a causa delle gravissime ferite riportate. L'uomo ora è accusato di omicidio colposo, e di questo dovrà rispondere nel processo che si terrà a suo carico.

I fatti

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, che stanno continuando ad analizzare il caso, l'uomo ha sentito un rumore provenire dagli alberi. Immediatamente si è posizionato con il fucile, in modo da colpire a colpo sicuro il bersaglio una volta che quest'ultimo si fosse ulteriormente avvicinato. Quando ha visto la sagoma, nella fioca luce che era rimasta, ha premuto la carabina e ha sparato. Pochi secondi, e si è reso conto di non aver colpito un cervo, ma un essere umano, in particolare proprio suo figlio. Alcuni amici dei famigliari riferiscono alla stampa locale che l'uomo, un buon padre di famiglia, non si dà pace. Quando stava cacciando inoltre pare non ci fosse tanta luce, probabilmente anche questo particolare lo ha indotto all'errore fatale.

Certamente si è trattato di una tragica fatalità, che nessuno poteva prevedere. Purtroppo, il Codice Penale russo parla chiaro, e in questi casi l'uomo dovrà rispondere di omicidio colposo, in quanto non si sarebbe assicurato di che cosa si trovasse di fronte a lui. Anche la famiglia è rimasta sotto choc per quanto accaduto.

La tragedia ha sconvolto la comunità di Chantia-Mansia

Quanto accaduto ha fatto restare senza parole anche gli abitanti del luogo. Una normale battuta di caccia che purtroppo è finita con un decesso. Non è certamente il primo episodio simile che capita, la Cronaca Nera è purtroppo piena di incidenti come questo. Anche nel nostro Paese sono avvenuti incidenti del genere, come quello capitato a Nathan Labolani, che ad ottobre scorso si trovava per conto suo nei boschi intorno ad Apricale, in provincia di Imperia. Il giovane, che aveva 19 anni, fu raggiunto da un colpo di fucile sparato da un cacciatore. Anche in quell'occasione chi ha sparato scambiò il ragazzo per una preda.