Succede negli Stati Uniti, dove una giovane mamma di appena 32 anni è stata uccisa a coltellate dalle figlie per averle messe in punizione. Una vendetta, più che una ripicca, quella delle due sorelle di appena 12 e 14 anni che si sono accordate per togliere di mezzo la donna che vedevano quasi come un nemico. Questo è quanto è saltato fuori dalle indagini portate avanti dalle autorità locali. Si tratta di una vicenda che ha sconvolto tutto il MississipPi, e lo stesso sceriffo della contea di Pike cerca ancora di spiegarsi quale assurdo pensiero possa essere scaturito nella mente delle due ragazzine in quel momento.
"Una mamma è sempre una mamma", ha dichiarato lo sceriffo Kenny Cotton ai giornali.
Identificate le figlie come assassine della madre: la più grande è in carcere
Secondo quanto comunicato dalle autorità locali, Amariyona Hall, la più grande delle due sorelle, è stata arrestata e posta sotto processo come una persona già adulta. Per lei è stata fissata una cauzione di $150.000, mentre per la sorellina più piccola, di cui non è stata dichiarata l'identità, è stato disposto l'inserimento all'interno del carcere minorile di Natchez.
Erica Hall, questo è il nome della vittima di tale aggressione, madre di 4 figli, giornalmente faceva il possibile per non fare mancare loro nulla. Le è bastato mettere in punizione due dei quattro bambini per ritrovarsi con un coltello conficcato sulla schiena ed una pallottola nel petto.
Secondo quanto dichiarato dalla zia della donna, il corpo è stato rinvenuto nel giardino dell'abitazione, con ferite di arma da taglio sull'addome, un coltello nella schiena ed una ferita di arma da fuoco al petto. Le due bambine, identificate poco dopo come assassine, avevano studiato un piano macabro per sbarazzarsi della donna che le aveva messe in punizione, sottraendogli addirittura i telefoni cellulari.
Che sia stata questa la "goccia che ha fatto traboccare il vaso" o meno, ormai ha poca importanza. La donna è deceduta a causa delle numerose ferite riportate. Erica Hall era madre anche di un bambino di appena 1 anno e di un ragazzino di 16 anni che con molta probabilità, secondo quanto si evince dai giornali locali, verranno affidati alla famiglia della vittima.
Non è la prima volta che un figlio si ribella all'autorità del genitore, aggredendolo, ed ancora oggi si cerca di comprendere quale sia il fattore scatenante all'interno della mente di questi giovani killer.