Sicuramente non è un bel momento per il trapper Sfera Ebbasta. Il suo nome è tristemente legato alla tragedia di Corinaldo, avvenuta la notte tra il 7 dicembre e l'8 dicembre. Come si ricorderà, in quel frangente, persero la vita sei persone, 5 ragazzini e una donna, madre di uno di loro. Il cantante doveva tenere un concerto alla discoteca "Lanterna Azzurra". Nell'attesa dell'artista, un ragazzino avrebbe spruzzato in aria uno spray al peperoncino urticante, causando il panico generale tra la folla che aspettava Sfera Ebbasta. Sin dal primo momento successivo alla tragedia, il cantante è stato additato come una persona che nelle sue canzoni inserisce sempre contenuti inerenti il consumo di sostanze stupefacenti, con gli haters che hanno cominciato a pubblicare sui social i testi delle sue canzoni.
Lo stesso aveva risposto alle critiche, facendo sapere di essere profondamente addolorato per quanto successo, e aveva anche scritto a tal proposito un suo post a mezzo social. Molti genitori, però, in particolare una delle mamme dei ragazzi rimasti uccisi quella sera a Corinaldo, si sono scagliati negli ultimi giorni contro il cantante.
Fascicolo di indagine aperto dopo l'esposto di due senatori di FI
La Procura di Pescara ha aperto il relativo fascicolo di indagine a carico dell'artista, dopo la segnalazione di due senatori di Forza Italia, per la precisione Lucio Malan e Massimo Mallegni. Nell'esposto, si sostiene che Sfera Ebbasta nelle sue canzoni inserisca continui riferimenti all'uso di sostanze stupefacenti, e non ne segnala mai gli effetti negativi.
Questo "stile di vita", decantato dall'artista, secondo l'accusa mossa nei suoi confronti, verrebbe preso come modello per 'una vita di successo' dai più giovani. Proprio in questo starebbe l'istigazione segnalata nella denuncia. I senatori che hanno presentato la stessa denuncia contro il trapper si augurano che i magistrati applichino, li dove previsto, le relative sanzioni a carico di Sfera Ebbasta, uno dei cantanti più ascoltati e popolari del momento.
Indagine non correlata alla vicenda di Corinaldo
Questa indagine che ha coinvolto il cantante, lo precisiamo per dovere di cronaca, non riguarda direttamente i fatti di Corinaldo. La stessa infatti riguarda anche altre serate che il cantante ha avuto in tutto il Paese. Secondo quanto riferisce il quotidiano economico Il Sole 24 Ore, la stessa querela è stata presentata a ben 18 Procure sparse su tutto il territorio nazionale.