Se le polemiche mediatiche relative ai contenuti della musica di Sfera Ebbasta, divampate on line in seguito alla strage di Corinaldo dello scorso 8 dicembre – costata la vita a ben 6 persone, tra le quali 5 minorenni – sembrano gradualmente affievolirsi sui social, la battaglia politica e legale conseguente ai fatti verificatisi nell'ormai tristemente nota discoteca 'Lanterna Azzurra' é invece soltanto alle battute iniziali.

Ben 18 esposti contro il Trap King di Sesto San Giovanni sono stati infatti presentati due giorni fa dai senatori FI Lucio Malan e Massimo Mallegni, ad altrettante procure della Repubblica.

Pene da uno a sei anni, aumentate in caso di coinvolgimento di minori

"Abbiamo presentato esposti a 18 procure della Repubblica, relativi ai contenuti delle esibizione del 'cantante trap' Sfera Ebbasta. La nostra richiesta ai magistrati é di verificare se in tali contenuti si possa configurare il reato di istigazione e proselitismo all'utilizzo di sostanze stupefacenti".

Questo l'incipit del discorso con cui i sopracitati senatori di Forza Italia hanno dichiarato, in data 5 gennaio 2019, di aver effettivamente presentato gli esposti annunciati il 10 dicembre 2018, pochi giorni dopo i drammatici avvenimenti di Corinaldo.

Malan e Mallegni si rifanno all'articolo 82 della legge 309/1990 sulle sostanze stupefacenti, che, ricorda Malan sulla sua pagina Facebook, "Prevede pene per chiunque istighi pubblicamente all'utilizzo di droghe, o faccia attività di proselitismo, favorendo ed incentivando l'utilizzo delle sostanze illecite in altre persone".

Malan e Mallegni hanno inoltre voluto sottolineare come Sfera Ebbasta si rivolga ad un bacino d'utenza composto in ampia parte da minorenni, circostanze per cui l'attuale ordinamento prevede una pena aumentata rispetto a quella ordinaria, che va da uno a sei anni di reclusione.

"I testi dei brani di Sfera Ebbasta – sottolinea Malan – sono infarciti di palesi riferimenti all'utilizzo di sostanze stupefacenti, talvolta anche allo spaccio di queste sostanze illecite, senza che sia presente il benché minimo accenno alla pericolosità di tali azioni.

Al contrario, nei brani del cantante tale stile di vita sembra essere presentato come un vero e proprio simbolo di successo".

Non solo i brani, sotto accusa anche la pagina Instagram di Sfera Ebbasta

Negli esposti, presentati alle procure della Repubblica competenti nelle località in cui Il cantante si é recentemente esibito – o avrebbe dovuto esibirsi – ampio spazio viene dedicato anche all'analisi della pagina Instagram di Sfera Ebbasta, nella quale, secondo Malan e Mallegni, oltre a svariati riferimenti alla cosiddetta Purple Drank ( erroneamente chiamata da Malan 'Purple Drink', ndr) sarebbe presente un riferimento alla cannabis in almeno 'una foto su 4'.

La parola passa ora ai magistrati, che dovranno determinare se il reato ipotizzato dai senatori – per il quale, lo ricordiamo, sono previste pene che vanno da uno a sei anni di reclusione – possa effettivamente essere configurato.