In Spagna continua la corsa contro il tempo per salvare il piccolo Yulen, il bimbo di due anni e mezzo caduto nel pozzo a Totalan (Malaga) domenica scorsa. Il pozzo è profondo 110 metri e ha il diametro di circa venticinque centimetri. Centinaia di persone stanno lavorando ininterrottamente da oltre quaranta ore, ma le condizioni fisiche del bambino sono del tutto ignote. Anche i genitori di Yulen assistono alle operazioni di soccorso. Il padre ha espresso tutta la sua disperazione per l’estenuante attesa del salvataggio del piccolo Yulen: ‘Sapete cosa significhi un’attesa di oltre 30 ore, attendendo che tirino fuori tuo figlio da un pozzo?’ Per il popolo italiano, la tragica vicenda ricorda moltissimo l’episodio del piccolo Alfredino Rampi che perse la vita nel 1981 in un incidente analogo.

Bimbo nel pozzo come a Vermicino: le tre possibilità di salvataggio

Poche ore fa, la Guardia Civile ha annunciato l’esistenza di tre possibilità per tirare fuori Yulen dal pozzo. La prima è di scavare un pozzo parallelo. La seconda, invece, è di scavare la collina fino a raggiungere il punto in cui si dovrebbe trovare il bambino. La terza alternativa è quella di utilizzare le macchine escavatrici per estrarre roccia, terra e fango il più velocemente possibile dal pozzo.

Dopo essersi consultati con gli ingegneri e i geometri, la terza possibilità è stata considerata la più plausibile.

L’ira del papà: ‘Non stanno facendo nulla per salvare mio figlio’

La Guardia Civile, al momento del soccorso, ha introdotto nel pozzo una telecamera robotica con illuminazione.

La fotocamera ha riportato la presenza di sacchetti di caramelle e un bicchiere di plastica ma nessuna traccia del bambino. A circa 73 metri di profondità, la telecamera robotica ha individuato un cumulo di materiale sabbioso. Oltre a estrarre roccia, terra e fango, i soccorsi stanno cercando anche di rafforzare le pareti di perforazione per proteggerle da possibili frane.

Il padre del piccolo Yulen ha protestato contro la lentezza delle operazioni di salvataggio: ‘Qui non si sta facendo nulla per salvare mio figlio. Dopo trenta ore è ancora intrappolato nel pozzo. Io e mia moglie stiamo morendo”. Le fonti che stanno a stretto contatto con la Guardia Civile hanno rassicurato che i soccorsi stanno lavorando senza sosta e che stanno facendo tutto il possibile per salvare Yulen. Tutta la Spagna, compresa la Regina Letizia, è appesa a un filo sottile di speranza, la quale, minuto dopo minuto, rischia di diventare sempre più flebile.