L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato, la sera del 1 gennaio, una scossa di Terremoto di magnitudo 4.2 a Collelongo, in provincia dell'Aquila. La scossa di terremoto è stata avvertita in varie città oltre all'Aquila: da Roma a Latina, oltre che ad Avezzano e a Frosinone, dove molte persone, allarmate, sono scese per le strade.
Dopo la prima scossa delle ore 19:37, ne sono state registrate altre due nello stesso giorno, una poco prima delle 20:00, abbastanza bassa, di magnitudo 0.9 e l'altra poco dopo, sempre inferiore alla prima, di magnitudo 1.4.
La dichiarazione del Sindaco di Collelongo
Sin dai primi momenti successivi alla scossa Rossana Salucci, il sindaco di Collelongo, ha confermato che la scossa avvertita è stata parecchio violenta e ha annunciato l'avviamento del centro operativo comunale dell'Aquila per far fronte a qualsiasi problema. Per le persone intimorite, che vogliono provare a dormire in tranquillità, invece, sono stati resi accessibili l'edificio scolastico e il bocciodromo, con centinaia di posti letto a disposizione.
La Croce Rossa si è resa disponibile all'istante inviando tutto il necessario, in primis brandine e coperte. Il sindaco, inoltre, subito dopo la scossa ha avviato una perlustrazione per l'accertamento dei danni da parte della polizia municipale con la collaborazione e l'azione dei vigili del fuoco.
Una ricognizione che non ha evidenziato particolari danni. Anche da parte delle famiglie non ci sono state segnalazioni di accadimenti gravi.
Verifiche dopo il terremo to
Subito dopo la scossa la circolazione ferroviaria sulle linee di Roma, Sulmona, Pescara, Roccasecca, Avezzano e dell'Aquila è stata bloccata per i controlli da parte dei tecnici di Rete Ferroviaria Italiana.
Dopo la scossa, non sono stati registrati danni ai ponti delle autostrade laziali ed abruzzesi.
La scossa è stata avvertita da molti, provocando attimi di terrore anche nel Lazio: in particolare a Roma e a Frosinone. Gli accertamenti più dettagliati sono stati ristretti agli impianti autostradali di Avezzano, Celano e Pescina, che nel giugno passato sono stati protagonisti di alcuni interventi, costati qualche milione di euro.
Tra le persone scese in strada, qualcuno ha raccontato anche del catastrofico terremoto di Avezzano avvenuto un secolo fa, che fece migliaia di vittime. Ed inevitabile è stato anche il ripensare al terremoto che nel 2009 ha raso al suolo la città dell'Aquila.