Sembra una maledizione. Dopo lo schainto mortale sugli sci in cui ieri pomeriggio in Val Susa è rimasta uccisa la piccola sciatrice romana Camilla Compagnucci di soli nove anni, oggi un altro grave incidente è capitato a una coetanea. Quest'ultima si trovava su una pista nera a Sappada, in Friuli, quando si è scontrata con una ragazza di 19 anni. Ora si trova in rianimazione.

Intanto sono indagati quattro responsabili della Sestrieres spa, la società che gestisce anche la pista dove Camilla deceduta.

Quattro iscritti sul registro degli indagati

Dopo la morte ieri pomeriggio della piccola sciatrice Camilla Compagnucci sulla pista rossa denominata 'Imbuto' in località Sauze d’Oulx, in Alta Val di Susa, quattro persone sono state iscritte sul registro degli indagati dalla procura di Torino.

Si tratta di dirigenti, ex dirigenti e tecnici della Sestrieres spa, società che gestisce gli impianti del comprensorio sciistico della Via Lattea che include Sestriere, Sansicario, Cesana, Pragelato, Claviere e la francese Montgenèvre, e quello di Sauze d’Oulx dove la bambina è morta.

Sono le stesse persone che, giusto un anno fa, erano state indagate per la morte su quella stessa pista di un altro sciatore, il torinese Giovanni Bonavettura di 31 anni, deceduto sul colpo. Sia Camilla che lo sciatore torinese adulto, sono morti dopo aver perso il controllo degli sci, essere rotolati per alcuni metri fino a sbattere violentemente contro una barriera frangivento in legno posizionata ai bordi della pista.

I pm Vincenzo Pacileo e Giovanni Gaspani, titolare del primo fascicolo, ipotizzano il reato di omicidio colposo. Dopo questa seconda tragica morte, i due procedimenti verranno unificati per confluire in un'unica indagine. Sotto accusa sono proprio le barriere frangivento in legno e senza imbottiture installate ai margini delle discese per impedire che la neve sia spazzata via dal vento.

Camilla si trovava a Sestriere con il papà Francesco, ora sotto choc, per una vacanza premio a seguito dei suoi brillanti risultati scolastici. Frequentava la quarta elementare in una scuola romana nel quartiere di Monteverde. In gita con lei c'erano altri compagni di classe con i padri: bambini a cui sarà difficile spiegare la morte della coetanea che amava sciare e aveva messo gli sci in tenera età.

Dopo lo schianto, la bambina ha riportato trauma cranico, toracico e frattura dello sterno, ed è morta a seguito di un arresto cardiaco. Il padre di Camilla, sentito dagli inquirenti, ha raccontato che con la figlia aveva già fatto quella pista senza problemi.

Pista nera di Sappada, scontro tra una bambina di nove anni e un'altra sciatrice

Forte trauma toracico e fratture in varie parti del corpo: li ha riportati oggi un'altra bambina di nove anni su una pista nera a Sappada, località sciistica friulana. L'incidente risale alle 9 e 30 di questa mattina, a poche ore di distanza da quello in cui ha perso la vita Camilla, ed è accaduto all'altezza dello stadio di slalom del centro montano.

Era in corso un allenamento non agonistico organizzato dai rispettivi sci club, quando le traiettorie della piccola sciatrice e di una ragazza di 19 anni si sono incrociate.

Ad avere la peggio tra le due che sono state assistite dal personale del soccorso piste della polizia del commissariato di Tolmezzo, è stata la bambina che è stata portata in codice rosso con eliambulanza all'ospedale di Udine. L'altra sciatrice coinvolta nell'incidente, se l'è cavata con una frattura alla gamba ed è ricoverata all'ospedale di Pieve di Cadore, Belluno. La vicenda di ieri e quella di oggi riportano drammaticamente all'attenzione il problema della sicurezza sulle piste da sci.