Dopo l'arresto di Battisti e la conseguente estradizione in Italia nel nostro Paese si sono accesi i riflettori anche sugli altri latitanti ed ex terroristi. Si torna a parlare del caso dell'omicidio Calabresi e del suo carnefice, Giorgio Pietrostefani, condannato a 14 anni di reclusione in Italia ma latitante in Francia. L'ex terrorista percepisce dall'INPS, tramite una convezione con la Francia, una pensione di 1500 euro netti al mese.

Il terrorista Pietrostefani percepisce la pensione italiana in Francia

Si è parlato molto nei giorni scorsi della Francia, oltre che per la politica attuale si è discusso anche di quella degli anni '70 e '80, quando molti terroristi degli anni di piombo in Italia trovarono protezione in terra francese.

Il caso di Pietrostefani, però, è realmente uno schiaffo alla dignità e alla giustizia italiana: il latitante, ora 75enne, dopo aver lavorato fino alla pensione indisturbato in Francia ora percepisce un assegno mensile dall'Inps per la vecchiaia. L'uomo, separato dalla moglie e che ha subito un trapianto di fegato, dal 2017 incassa la pensione dallo Stato Italiano.

Pietrostefani ha versato i contributi in Francia dal 2000 al 2015, circa 12000 euro ogni anno per poter poi accedere a una convenzione tra Francia e Italia che permette l'erogazione dell'assegno di previdenza. In sostanza, si può affermare che lo Stato italiano versa la pensione a un latitante. In terra francese Pietrosfefani faceva l'architetto, oltre ad essere stato un dirigente d'azienda con un ufficio a due passi dal Louvre.

Il latitante, dopo aver richiesto il riscatto degli anni universitari e dei contributi versati quando lavorava in Italia è stato in grado di ottenere la pensione: 21.740 euro netti ogni anno. Un'altra beffa all'Italia di chi, insieme a molti altri latitanti, non ha mai saldato i conti con la nostra giustizia.

Oltre il danno la beffa

Nei giorni scorsi, non appena Cesare Battisti è stato consegnato alle autorità italiane, il ministro dell'Interno Salvini ha stilato una lista di altri latitanti in giro per il mondo. Molti di loro risultano residenti in Francia e così ha inviato una missiva al presidente Emmanuel Macron chiedendogli di estradarli.

Riguardo il caso Pietrostefani, la nota più dolente riguarda la vedova del commissario Calabresi: la donna percepisce una pensione di reversibilità del marito pari a 400 euro, meno di un terzo di quanto prende colui che lo ha ucciso.