Una vera e propria tragedia familiare, l'ennesima riguardante l'uccisione di una giovane persona, si è verificata in Russia, precisamente nella città di Khabarovsk. La vittima di questa vicenda è un uomo di quarantadue anni, il figlio della donna che si è resa protagonista di un omicidio terribile, la sessantatreenne Lyudmila R., che lo ha prima ucciso con un colpo alla nuca e poi ha deciso di tagliarlo a pezzi con una sega elettrica. Secondo quanto riferito dal quotidiano Il Mattino, infatti, la donna voleva far sparire completamente i resti del corpo di suo figlio, ragion per cui li ha raccolti tutti all'interno di diversi sacchi e li ha poi gettati in alcuni cassonetti della propria abitazione.
Russia: esasperata dai comportamenti del figlio, lo uccide facendolo a pezzi
Stando a quanto si apprende dal quotidiano in questione, infatti, la sessantatreenne si è accanita sul corpo di suo figlio dopo averlo ucciso e lo ha tagliato a fette con una sega elettrica. Tutto questo perché era oramai veramente (a suo modo di vedere) esasperata per le violenze che subiva da diverso tempo, precisamente dal momento in cui il figlio aveva fatto ritorno a casa della madre dopo la separazione da sua moglie. In questo periodo, infatti, sono state tantissime le denunce presentate dalla donna alla polizia locale: dalle aggressioni al tentato stupro fino ad arrivare alle violenze. Non potendo più sopportare tutto questo, dopo l'ultima discussione, la donna si è resa protagonista di questa insana azione.
Niente carcere per la donna, condannata a 27 mesi di arresti domiciliari
Di conseguenza, Lyudmila ha preso in mano un grosso ferro e lo ha usato per colpire con forza alla testa il figlio quarantaduenne. A quel punto non sapeva come fare per disfarsi del suo corpo e così ha deciso di impugnare la sega elettrica e di farlo a pezzi per poi gettarlo nella spazzatura.
A seguito del terribile omicidio, la donna ha confessato di non aver sprecato neanche una lacrima perché suo figlio la picchiava continuamente. Ad allertare le forze dell'ordine sono stati i vicini di casa, insospettiti dall'odore nauseabondo che proveniva proprio dalla loro casa. Nel momento in cui sono arrivate le forze dell'ordine sul posto, la donna però ha subito confessato di avere ucciso suo figlio. Dopo aver ricostruito la vicenda, però, il tribunale ha deciso di condannare la donna a 27 mesi di arresti domiciliari, senza mandarla in carcere.