Sedici lavoratori in nero, impiegati da due aziende per lavorare all'interno di diverse mense scolastiche, sono stati scoperti nelle scorse ore dai Carabinieri di Crotone a Petilia Policastro.

I lavoratori sono stati colti in flagrante durante una visita ispettiva eseguita dai carabinieri locali in concomitanza con il Comando Tutela Lavoro-Gruppo Napoli ed i Nuclei Ispettorato di Crotone Cosenza e Catanzaro. Le operazioni di controllo, dopo l’analogo caso di qualche giorno fa che ha interessato il titolare di un’attività di Vibo Valentia, proseguiranno su tutto il territorio calabrese.

Lavoro in nero, multa di 177mila euro

I militari, nel corso di una delle tante visite ispettive che stanno avvenendo in questo periodo nelle città calabresi, hanno scoperto dei dipendenti che prestavano servizio in nero, quindi senza alcun contratto a norma di legge, presso diverse strutture scolastiche di Petilia e nelle sedi principali delle due aziende che li avrebbero teoricamente assunti. Dopo un’accurata ispezione svolta a carico dei titolari delle due attività, i carabinieri hanno contestato sanzioni amministrative per un valore di oltre 177 mila euro.

L’oggetto delle sanzioni è stato ovviamente il mancato contratto di lavoro e quindi l’inesistente registrazione nei confronti dei dipendenti.

L’importo della sanzione, secondo quanto dichiarato dai carabinieri locali, è stato calcolato in base alle giornate lavorative effettuate e dichiarate dai lavoratori in seguito ad un colloquio e ad accurate indagini sia nei loro confronti che nei confronti delle ditte in questione e dei titolari. Grazie alle indagini effettuate, sia dai Carabinieri locali che dagli ispettori del lavoro, è stato possibile recuperare contributi previdenziali pari alla somma di diecimila euro.

Analogo caso a Vibo Valentia

Circa tre giorni fa un episodio analogo aveva interessato il proprietario di una nota attività ristorativa di Vibo Valentia: in seguito ad un blitz della Guardia di Finanza locale, erano stati sorpresi a lavorare in nero quattro giovani ragazzi che eseguivano la mansione di cameriere. A seguito del controllo, il titolare aveva ricevuto una sanzione di circa sette mila euro e dopo averla pagata avrebbe subito provveduto a regolarizzare la posizione dei suoi giovani dipendenti che da più tempo esercitavano la professione senza un contratto di lavoro.