Da Monza arriva la notizia dell'ennesimo episodio di violenza ai danni di un autista di autobus. Il conducente (dipendente Net) è stato picchiato da due passeggeri, forse stranieri. L'uomo, 49 anni, li ha sorpresi a fumare una sigaretta e, per questo, li ha rimproverati. Ora, è caccia ai due aggressori, forse di origine nordafricana. L'episodio è stato denunciato anche sui social (dalla pagina Facebook “Sei di Monza se”) da una testimone che ha prestato i primi soccorsi.

Il rimprovero e l'aggressione

Tutto è accaduto ieri, sabato 16 febbraio, prima delle 7 del mattino.

Sul bus z206 (che da via Luca della Robbia arriva all’ospedale San Gerardo passando per la Stazione FS, Monza Centro). Ad un certo punto, all'altezza di via Pellegrini, l'autista ha notato che gli unici due passeggeri a bordo, forse di origine straniera, si erano accesi una sigaretta e incuranti dei divieti, si erano messi a fumare.

Il conducente ha quindi accostato, li ha rimproverati e ha chiesto loro di scendere. Per tutta risposta, però, i due giovani lo hanno aggredito prendendolo a pugni. Poi, sono scappati facendo perdere le loro tracce.

Una ragazza che abita nei dintorni, Daniela, è subito scesa in strada per aiutare il 49enne e, nel giro di pochi minuti, sul posto sono giunti anche un'ambulanza ed i carabinieri del Nucleo radiomobile di Monza.

La giovane ha portato dell'acqua ed un caffè al dipendente Net, che poi è stato trasportato al Policlinico in codice giallo: "Tremava e si teneva un braccio", ha raccontato la donna.

L'assessore: 'Serve lo spray al peperoncino'

Le forze dell'ordine hanno avviato un'indagine per identificare gli aggressori: alcuni testimoni li avrebbero sentiti parlare in spagnolo.

Nelle prossime ore, verranno visionate le immagini catturate dalle telecamere installate sull’autobus e nei dintorni.

Riccardo De Corato, assessore regionale alla Sicurezza, è intervenuto duramente sull'accaduto: "ferocia inaudita" ha commentato prima di chiedere che gli autisti vengano dotati di spray al peperoncino e di assicurazione sanitaria che copra anche le aggressioni.

Per assurdo, infatti, quando capitano episodi violenti come quello successo a bordo del bus z206, gli autisti devono pagarsi di tasca proprio le spese mediche.

L'assessore ha poi aggiunto: "Da tempo abbiamo emanato una delibera di Giunta che consente alle diverse aziende del trasporto pubblico locale di poter qualificare come agenti di Polizia amministrativa a tutti gli effetti il personale viaggiante".

Ricordiamo che chi aggredisce o minaccia un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio rischia, come previsto dall'articolo 337 del Codice penale, la reclusione da 6 mesi a 5 anni.