E' bufera su Fernando (Nando) Biella, capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Bellusco (comune della provincia di Monza e Brianza). L'ex candidato sindaco, irritato dai continui schiamazzi davanti a casa, avrebbe aggredito un gruppo di ragazzini spaccando il naso, con una violenta testata, ad un 13enne. I genitori dei giovanissimi, in una lettera aperta, hanno parlato di “Violenza efferata e feroce”.

Gli schiamazzi e l'aggressione

Tutto è accaduto venerdì sera intorno alle 23, in via Adamello, proprio di fronte all'abitazione di Nando Biella, esponente del Carroccio 66enne, molto conosciuto nel paese brianzolo.

Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, un gruppetto composto da cinque ragazzini, si sarebbe messo a scherzare ed a urlare davanti al cancello dell'assessore; forse hanno anche fatto scoppiare anche un petardo. Non è la prima volta che accade e Biella, esasperato dalla situazione, stavolta non si è limitato a richiamarli. E' uscito di casa e, urlando, ha affrontato i giovanissimi che, anziché scusarsi e allontanarsi, gli hanno risposto a tono. Così, al culmine di un'accesa discussione, il capogruppo della Lega ha perso il controllo e avrebbe aggredito fisicamente tre ragazzini. Uno di loro, un tredicenne italo americano, addirittura, è finito in codice giallo al pronto soccorso di Vimercate con il setto nasale rotto.

Gli amici hanno riferito che Biella lo ha colpito con una testata e un pugno, mentre urlava insulti e frasi razziste.

La denuncia

In via Adamello, oltre all'ambulanza, sono giunti anche i Carabinieri di Bellusco che hanno raccolto testimonianze. Per il momento, la dinamica non è chiara e sicuramente verrà definita dalle indagini della magistratura, ma ieri, sabato 9 febbraio, i genitori del 13enne hanno sporto denuncia.

Il consigliere, raggiunto dalla redazione di un quotidiano locale (Il Giornale di Monza) ha smentito di aver colpito il ragazzino e di aver pronunciato frasi razziste. Ha, invece, parlato di una situazione particolarmente esasperante che andava avanti, ormai, da qualche tempo. Biella ha infatti spiegato che, nelle scorse settimane, il gruppetto lo aveva preso di mira ed era arrivato addirittura a lanciare dei petardi nel suo giardino (spaventando i suoi cani).

Così, venerdì sera, ha deciso di affrontarli per dire loro di smetterla una volta per tutta.

Il capogruppo del Carroccio ha ammesso che il diverbio, ad un certo punto, è degenerato: i toni si sono alzati, un ragazzino - a suo dire - lo ha colpito ad un ginocchio e c'è stata una colluttazione che, però, non è culminata con una testata. I genitori dei giovani protagonisti della vicenda, in una lettera, hanno però raccontato un'altra versione e hanno spiegato che venerdì, i loro figli, tornando dal catechismo, sono stati improvvisamente aggrediti ed insultati da un uomo. "Uno dei nostri ragazzi - hanno precisato - è finito all'ospedale con il naso rotto". Poi, contestano quanto riferito da Biella: "Lo abbiamo visto uscire e non zoppicava.

Siamo pronti a testimoniarlo". Infine, hanno condannato l’uso della violenza (a loro dire) efferata e feroce, di una persona adulta nei confronti di un tredicenne. "Se vessato - hanno concluso - avrebbe dovuto rivolgersi alle istituzioni".