Una storia dell'orrore quella successa a Parigi il 17 febbraio, una donna di 60 anni è stata decapitata in casa e la testa è stata rinvenuta nel forno dell'appartamento. Per il delitto è stato fermato il figlio di 33 anni con problemi psichiatrici molto seri, l'appartamento della vittima si trova in rue Teophile Roussell, nel 12esimo distretto di Parigi.

Parigi, donna di 60 anni trovata decapitata nel suo appartamento

L'altro figlio della vittima, non sentendo più la madre, ha deciso di recarsi a casa sua ed è li che ha rinvenuto il corpo senza vita.

La madre 60enne, senza più la testa, era riversa in terra circondata da diversi coltelli. Le forze dell'ordine francesi hanno così aperto subito un'inchiesta, il figlio che ha chiamato i soccorsi ha fin da subito messo la polizia sulle tracce del fratello malato psichiatrico (affetto da schizofrenia). Già lo scorso ottobre, il presunto figlio omicida, aveva minacciato di uccidere la donna. La polizia non ha dovuto darsi molto da fare nella ricerca del fratello, nel tardo pomeriggio di ieri il presunto responsabile si è presentato volontariamente al commissariato di Aubervilliers a Seine-Saint-Denis confessando di essere il responsabile dell'uccisione della madre.

Il magistrato a cui è stato affidato il caso si è recato sul posto e ha poi affidato le indagini al secondo distretto di polizia di Parigi.

Con molta probabilità il 33enne verrà trasportato in una struttura apposita per malati mentali, in attesa che cominci il processo a suo carico. L'aspetto più macabro di tutta questa storia è l'efferatezza con la quale è stato compiuto, nonostante la vittima fosse la madre del ragazzo. La testa della donna, infatti, è stata scoperta solo in un secondo momento dai pompieri: si trovava all'interno del forno della cucina.

Le parole del presidente dello Sportello dei Diritti

Secondo Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", la violenza sul genere femminile è un tasto dolente della nostra società. Sfortunatamente i casi di stupro, violenze e abusi, in particolar modo all'interno delle mura domestiche, sono in costante ascesa. La violenza perpetrata in casa - secondo il presidente dell'associazione - è un fenomeno che si arresta difficilmente, a causa specialmente delle ovvie difficoltà della vittima di denunciare chi vive con lei, o ha una relazione importante con il proprio carnefice.