Sta commuovendo l'italia la storia di Giuseppe Pustorino, 39 anni, medico neurologo morto nel novembre scorso a causa di una grave forma di leucemia. Era arrivato da Reggio Calabria a Bergamo per lavoro ma, proprio quando era riuscito a vincere il concorso in un ospedale della provincia, ha scoperto di essere malato. Quello che più colpisce nella sua vicenda - raccontata dal Corriere della Sera - è che, forse, avrebbe potuto salvarsi. Se solo il il donatore di midollo trovato (compatibile al 100%) si fosse presentato.

La terribile diagnosi e la ricerca del donatore

Il dottor Giuseppe Pustorino era arrivato in Lombardia dalla Calabria pieno di entusiasmo e di voglia di aiutare gli altri. Dopo una specializzazione negli Stati Uniti, aveva trovato lavoro in provincia di Como, a Gravedona, ed era riuscito a vincere il concorso all'ospedale di Seriate (paese dell'hinterland di Bergamo). Nel luglio del 2017, però, durante un esame clinico, gli viene diagnosticata la leucemia mieloide acuta. "Una botta inaspettata", ricordano oggi i fratelli di Giuseppe, Pietro e Maria Cristina.

In seguito al ricovero a Bergamo, all’ospedale Papa Giovanni XXIII, era iniziata la ricerca di un possibile donatore di midollo compatibile.

Come spesso accade in questi casi, anche la rete si era mobilitata: sui social, per settimane, si erano rincorsi gli appelli di parenti ed amici. Poi, all'improvviso, è accaduto quello che a tutti pareva un vero miracolo: i medici annunciano che è stato trovato un donatore compatibile al 100% (eventualità che - tra individui non appartenenti alla stessa famiglia - si verifica solo in un caso su 100mila).

L'amara sorpresa

Il giorno del trapianto, però, colui (o colei) che avrebbe potuto salvare la vita del medico quarantenne non si è presentato. Pietro, ancora scosso ha dichiarato: "Non voglio che sia un capro espiatorio: non so se mio fratello con quel trapianto si sarebbe salvato. Di certo è che Giuseppe quel giorno è morto due volte".

Il giovane neurologo è stato poi sottoposto ad un primo trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche, ma dopo un breve miglioramento le sue condizioni sono precipitate improvvisamente. Inutili si sono rivelati anche il trapianto del midollo donatogli dalla sorella (compatibile solo al 50%) ed alcune cure sperimentali. Il dottor Giuseppe Pustorino è morto lo scorso 28 novembre. "Non abbiamo parole per esprimere il vuoto che ci ha lasciato - hanno dichiarato i parenti dell'uomo - non pensavamo che sarebbe successo tutto così rapidamente".