Non voleva rassegnarsi alla fine della storia con la sua ex, che l’aveva lasciato da tempo. L’aveva già perseguitata in passato, tanto da essere denunciato per minacce e stalking, fino a quando il giudice non gli aveva imposto di stare lontano da lei. Ma l’uomo ha continuato ad importunarla, arrivando questa mattina a compiere un gesto estremo: dopo averla speronata, ha incendiato l’auto dell’ex fidanzata, la 41enne Simona Rocca, che era ancora all’interno dell’abitacolo quando sono divampate le fiamme. A quanto pare, pochi istanti prima, tra i due sarebbe scoppiata una violenta lite.
Quello che sembra un vero e proprio agguato è avvenuto nell’area di parcheggio del Carrefour di Vercelli, situato lungo la tangenziale ovest della città piemontese.
La vittima presenta ustioni sul 45% del corpo
La vittima è stata immediatamente soccorsa da un mezzo del 118 e trasportata in gravissime condizioni all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli, dove i medici hanno deciso di trasferirla in elicottero nel centro grandi ustionati del Cto di Torino. La donna presenterebbe bruciature sul 45% del corpo: sul volto, al collo, lungo il dorso e nella parte posteriore delle gambe. Il 10% del totale delle ustioni sarebbe di terzo grado.
Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco che hanno spento l’incendio e messo in sicurezza l’area del parcheggio.
L’esatta dinamica dei fatti è ancora tutta da chiarire: i carabinieri hanno effettuato una prima ricostruzione, secondo la quale la donna è stata avvicinata dal suo persecutore mentre si stava recando al suo posto di lavoro come commessa del negozio Oviesse, situato nel centro commerciale.
Il responsabile si è costituito dai carabinieri
A quanto pare, il bruto avrebbe anche picchiato la donna prima di dare fuoco alla sua auto. I carabinieri stanno acquisendo le immagini riprese dalle telecamere di sicurezza dei negozi vicini per avere un quadro più chiaro di cosa sia realmente accaduto. Secondo le ultime notizie, poco dopo la folle aggressione il cinquantenne si sarebbe costituito presso militari dell’Arma.
Sull’episodio è intervenuto anche il ministro degli Interni Matteo Salvini, che si è augurato una rapida approvazione in Parlamento della legge che istituisce il codice rosso per le denunce delle donne in caso di minacce o molestie. Salvini ha fatto sapere di essersi interessato personalmente alla vicenda ed ha espresso l’auspicio che l’autore di questo gesto crudele paghi senza sconti, con il massimo della pena.