Soltanto qualche settimana fa era emersa la notizia scioccante delle violenze sessuali che una bambina di appena undici anni è stata costretta a subire da parte di suo nonno in Argentina. Purtroppo, secondo quanto riferisce il quotidiano Il Messaggero, dopo che le è stato negato l'aborto e ha dovuto partorire attraverso un cesareo, la ragazzina ha tentato di suicidarsi per ben due volte. L'intero paese sudamericano è sotto choc per quanto accaduto alla povera Lucia, che è un nome di fantasia, con i social network che hanno diffuso l'hashtag #NinasNoMadres, per sottolineare come quella della undicenne sia una situazione non adeguata alla sua situazione, dove vista la sua età dovrebbe preoccuparsi soltanto di fare la bambina e non la madre.

Choc in Argentina: viene violentata dal nonno e costretta a partorire, ha provato a suicidarsi

Dopo essere stata abusata dal compagno della sua nonna naturale e dopo aver dato alla luce il piccolo era già evidente che il neonato non sarebbe sopravvissuto. I medici, infatti, appena nato con un peso di soli seicento grammi, gli avevano dato pochissime speranze di sopravvivenza. Ed in effetti, purtroppo così è stato perché il piccolo non è riuscito a salvarsi. Ciò che sorprende maggiormente, però, è l'atteggiamento da parte dei medici, perché per un mese intero la bimba avrebbe chiesto di abortire, ma i medici perdevano del tempo e si rifiutavano a causa delle proprie convinzioni personali sull'argomento.

In Argentina è infatti una pratica illegale e si può praticare solo nel caso in cui metta a rischio la vita della madre o nel caso in cui ci sia stato uno stupro con tanto di prove. In tutti gli altri casi invece, si rischiano fino a quattro anni di reclusione.

Altro episodio di abusi e maltrattamenti nei confronti di minori in provincia di Napoli

Anche nel caso di Lucia, tuttavia, si è trattato proprio di una violenza sessuale, ma nessun medico ha voluto dare il consenso all'aborto. Così, presa dalla disperazione, la bambina ha tentato per due volte di togliersi la vita. Un altro episodio di abusi sessuali si è verificato nei giorni scorsi nella provincia di Napoli, dove un fisioterapista è stato incastrato dopo aver violentato alcune bambine autistiche. Proprio in questi giorni è stato avviato il processo, nel quale l'accusa ha richiesto dodici anni di reclusione per l'uomo protagonista di questi assurdi comportamenti.