Fabrizio Corona dal pomeriggio di oggi è di nuovo in carcere. E' stato infatti prelevato dai carabinieri e condotto nel penitenziario milanese di San Vittore su ordine del dottor Simone Luerti, magistrato del Tribunale di Sorveglianza di Milano.

Lo scorso febbraio il giudice emise una diffida nei confronti dell'ex agente fotografico che prevedeva l'obbligo di non lasciare il territorio della Lombardia. Oggi il magistrato lo accusa di aver violato più volte questa prescrizione. Pertanto ha emesso un decreto di sospensione del programma di affidamento terapeutico che aveva per obiettivo la cura dalla dipendenza psicologica dalla droga.

La sospensione del programma prevede il ritorno immediato in carcere

Questo atto prevede il ritorno immediato in carcere, in attesa che si esprima il Tribunale. A Fabrizio Corona non solo vengono contestati viaggi fuori regione non autorizzati, ma anche alcune 'gesta' televisive che sono ritenute incompatibili con il programma di riabilitazione concesso.

Nel mirino ci sarebbero la lite con Riccardo Fogli avvenuta poche settimane fa durante la diretta dell'"Isola dei Famosi" ed il servizio realizzato per la trasmissione "Non è L'arena" condotta da Massimo Giletti all'interno del cosiddetto "bosco della droga" di Rogoredo, nella periferia milanese.

La reazione furibonda di Vittorio Sgarbi contro la decisione del giudice

Proprio queste contestazioni sono finite nel mirino di Vittorio Sgarbi che, con un post pubblicato a metà pomeriggio sulla sua pagina Facebook, si scaglia contro il giudice Simone Luerti. Per il deputato di Forza Italia ci troviamo di fronte ad una "misura moralistica e inquisitoria" paragonabile alle condanne per reati che hanno a che fare col pettegolezzo o la violazione della privacy.

Secondo il celebre critico questi reati che non danneggiano le persone o il patrimonio non dovrebbe essere prevista la reclusione, ma solo una pena pecuniaria. Contesta al giudice che le apparizioni di Fabrizio Corona davanti alle telecamere siano lette come una violazione delle restrizioni imposte a suo carico.

In sostanza, secondo Vittorio Sgarbi, Fabrizio Corona sarebbe vittima di un giudizio sulla sfera morale e non penale.

Ci si troverebbe di fronte, secondo la sua opinione, ad un vero e proprio arbitrio di un giudice. Pertanto, conclude il critico, il magistrato starebbe perpetrando un abuso e - testuale - "non mi sembra accettabile la motivazione indotta dal magistrato di sorveglianza Simone Luerti che ha giudicato Corona “colpevole di eccessiva superficialità”.