E' giallo in provincia di Brescia. A Ono San Pietro. piccolo comune di nemmeno mille anime della Val Camonica, un uomo di 43 anni, Francesco Squaratti, è stato trovato senza vita nello stesso appartamento in cui, quasi sei anni fa, vennero uccisi due fratellini di 9 e 12 anni. Sulle cause del decesso farà luce l'autopsia, disposta per i prossimi giorni, Per ora, gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi (eccezion fatta per il gesto estremo).

La macabra scoperta

Francesco Squaratti, classe 1975, era originario di Borno (sempre in Val Camonica) e circa due anni fa si era trasferito nel bilocale di via Sacadur, teatro del duplice delitto che, nel 2013, sconvolse l'Italia intera.

Il corpo senza vita del 43enne è stato rinvenuto venerdì mattina. L'uomo, padre di un bambino, lavorava come commesso in un supermercato, ma per arrotondare lo stipendio era solito collaborare con un'impresa di onoranze funebri della zona. Proprio nel giorno del ritrovamento aveva appuntamento con il titolare dell'agenzia e l'impresario, non vedendolo arrivare e non riuscendo a mettersi in contatto, lo ha raggiunto nel suo appartamento. La porta, come ha raccontato agli inquirenti, non era chiusa a chiave e, per questo, dopo averlo chiamato è entrato in casa. Appena varcata la soglia, però la macabra scoperta: Francesco Squaratti giaceva ormai senza vita.

Mistero sulle cause della morte

Il titolare dell'agenzia di pompe funebre ha immediatamente chiamato il 118 e sul posto è giunta un'autoambulanza ed i carabinieri della vicina stazione.

Per ora la causa della morte rimane un mistero. La Procura di Brescia ha aperto un'inchiesta e gli investigatori stanno indagando a 360 gradi, scandagliando la vita del commesso e vagliando le sue frequentazioni. Al momento si seguono tutte le piste, anche se il suicidio non sembra probabile. Francesco Squaratti potrebbe essersi sentito male, ma non si esclude l'eventuale responsabilità di terze persone.

Il corpo dell'uomo non presentava evidenti segni di violenza, ma risposte certe arriveranno nei prossimi giorni quando verrà eseguita l'autopsia.

Il dramma di Andrea e Davide

Il 16 luglio 2013 il piccolo centro di Ono San Pietro finì sulle prime pagine di tutti i giornali per un atroce duplice omicidio. Andrea e Davide Iacovone, rispettivamente di 9 e 12 anni vennero uccisi dal loro papà.

Secondo la ricostruzione dei giudici di primo e secondo grado, Pasquale Iacovone (che attualmente sta scontando l'ergastolo), forse per vendetta nei confronti dell'ex moglie, avrebbe soffocato i due ragazzini e poi avrebbe dato alle fiamme l'abitazione. L'uomo, non ha mai ammesso le sue colpe.