Dopo sette mesi di continui abusi, minacce e vessazioni da parte del compagno, una donna emiliana avrebbe persino tentato di togliersi la vita. La terribile notizia arriva da Salsomaggiore Terme, in provincia di Parma: la vittima, che aveva intrapreso da poco una relazione sentimentale con l'uomo, pare che da sette mesi fosse oggetto di ripetute violenze.

L'ultima aggressione, avvenuta circa due giorni fa all'interno della sua abitazione, ha consentito ai carabinieri di avviare un'indagine che ha portato all'arresto del presunto responsabile.

Il gip del Tribunale di Parma ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare

Martedì sera i genitori della donna, preoccupati per non essere stati contattati dalla figlia da circa una settimana, si sono recati nel suo appartamento, trovandolo completamente devastato e con la vittima in condizioni precarie a causa delle percosse subite dal partner. A questo punto hanno allertato i carabinieri che, intervenuti immediatamente presso il luogo indicato, si sono trovati dinanzi ad uno scenario inquietante: la porta d'ingresso era sfondata, diversi effetti personali della donna erano riversi in terra e c'erano tracce di sangue sul pavimento.

La proprietaria della casa, invece, era adagiata su una lettiga del 118 con il volto tumefatto.

Dalle indagini è emerso che l'uomo, dopo il rifiuto della compagna di farlo entrare nell'appartamento, avrebbe perso completamente il controllo, sfondando la porta e aggredendola con calci e pugni.

La vittima, dopo l'arrivo delle forze dell'ordine, è stata trasportata al pronto soccorso: ha riportato una prognosi di 40 giorni a causa dei traumi policontusivi con fratture costali multiple, frattura del seno mascellare, ematomi multipli, distorsione della rachide cervicale e la frattura delle ossa nasali.

Gli investigatori durante le indagini sono riusciti ad intercettare il presunto colpevole, arrestandolo. In seguito, su richiesta della Procura di Parma, il gip ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Conte: 'Nessun sentimento può giustificare il femminicidio'

In questi giorni, numerosi sono stati i casi di femminicidio e di violenza sulle donne che hanno riempito le pagine di Cronaca Nera.

Su tutti, però, stanno facendo discutere alcune sentenze (soprattutto quelle di Genova e Bologna) che hanno concesso agli imputati delle attenuazioni di pena per "tempesta emotiva" o perché il responsabile dei maltrattamenti avrebbe agito in preda ad un "misto di rabbia e disperazione profonda".

Sul tema è intervenuto anche il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, il quale ha scritto su Facebook un lungo post per esprimere il suo parere: "Dobbiamo chiarire, con forza, che nessuna reazione emotiva, nessun sentimento, pur intenso, può giustificare o attenuare la gravità di un femminicidio".

Inoltre il premier ha sottolineato che in un Paese democratico si possono discutere le sentenze dei giudici, anche se è sempre importante: "Il rispetto dei ruoli e, in particolare, la tutela dell'autonomia della magistratura".