È una scoperta straordinaria quella che alcuni scienziati dell'Università di Berkley, insieme ad un team guidato da Robert De Palma, hanno fatto a Tanis, presso Bowman, nello Stato del North Dakota (Usa). La notizia è stata anticipata in queste ore dalla rivista Pnas, dove la stessa sarà pubblicata integralmente la prossima settimana. I ricercatori hanno quindi trovato un vero e proprio cimitero di massa in cui vi sono i fossili di dinosauri, pesci con sferule vetrificate nelle branchie e tantissimi tronchi di albero. Sono gli effetti di un gigantesco tsunami che si verificò oltre 65 milioni di anni fa e che fu provocato dalla caduta sulla Terra di un enorme asteroide.

La caduta dell'oggetto celeste, oltre al gigantesco maremoto, provocò una serie di terremoti che se accadessero oggi sarebbero classificati intorno agli 11-12 gradi sulla Scala Richter. Insomma, ci fu la devastazione totale e anche gli effetti sul clima durarono per diversi anni. E tutto questo viene quasi fotografato dai resti scoperti dai paleontologi, che già dal 2013 stavano indagando proprio la formazione del torrente Hell Creek.

Un team di ricerca internazionale

Alle ricerche ha partecipato anche Walter Alvarez, un geologo noto anche nel nostro Paese perché, all'inizio degli anni '70, scoprì, vicino Gubbio, precisamente nella Gola del Bottaccione, i resti di un metallo raro, l'iridio, negli stati di argilla risalenti al periodo Creataceo di cui era composto il terreno.

Il primo enigma a cui lo studioso fu chiamato a rispondere è stato proprio quello della provenienza di questo metallo che, nella crosta terrestre, non si trova. A questo punto l'unica risposta possibile fu proprio quella che l'iridio provenisse da un'asteroide che milioni di anni fa si schiantò sul nostro pianeta. E proprio nel Golfo del Messico, in un cratere d'impatto presso Chicxulub, vennero trovati i resti di questo metallo, a conferma della teoria dell'asteroide caduto.

Lo stesso, quando impattò al suolo, si polverizzò e i detriti si dispersero dappertutto.

La morte ha sorpreso tutti

Per i dinosauri e per gli altri esseri viventi, incluse le piante, non ci fu niente da fare. Vennero travolti tutti dalla gigantesca onda che penetrò per decine di chilometri nel continente. E proprio così li hanno trovati i ricercatori, ammassati gli uni sugli altri.

Al tempo dei dinosauri, oltre 65 milioni di anni fa, a Hell Creek c'era un mare interno. E proprio lì si è generata l'onda che ha travolto tutto. Difatti il North Dakota è lontano dalla costa oceanica. Lo studio, come afferma anche Repubblica, si appresta ad essere una pietra miliare nella ricerca della storia geologica del nostro pianeta.