Era diventata molto popolare in città, suo malgrado. Quel video, che la mostrava impegnata in un rapporto carnale con un amico, era girato a lungo sui telefonini degli abitanti di Venezia. Un episodio davvero curioso, salito all’'onore', si fa per dire, delle cronache circa due settimane fa, durante il periodo del Carnevale, quando i due avevano scelto un angolo all’aperto, sotto il ponte della Costituzione progettato dall’archistar Santiago Calatrava, per lasciarsi andare, senza curarsi dei numerosi passanti, involontari spettatori delle loro gesta.
Nelle scorse ore si è tornati a parlare della 36enne, per una notizia ben più tragica: la donna, nelle prime ore del pomeriggio dello scorso venerdì, è stata trovata morta dai soccorritori, nella sua abitazione nel sestiere di Santa Croce, apparentemente a causa di un’overdose da eroina.
I soccorsi sarebbero stati allertati in ritardo
A quanto pare, all’arrivo del personale medico la veneziana era già spirata da diverse ore, tanto che gli esperti hanno fatto risalire il decesso alla sera prima. Quindi i soccorsi sarebbero stati allertati da due amici della vittima, entrambi quarantenni, con molto ritardo.
Per questo motivo i due sono stati condotti in Questura ed interrogati, per capire il perché di questo loro attendere nel dare l’allarme e se fossero presenti nell’abitazione al momento della morte.
Comunque nessuno risulta ancora indagato, mentre i magistrati hanno disposto l’autopsia della donna. Come detto, si pensa che si tratti della quarta morte per overdose – probabilmente ancora una volta dovuta alla temibile “eroina gialla” – avvenuta dalla fine di febbraio nella zona di Venezia.
Il rapporto consumato sotto il ponte di Calatrava
La donna uccisa dalla droga era stata denunciata per atti osceni in luogo pubblico, dopo la vicenda di Carnevale. Infatti si era appartata con un suo coetaneo, proveniente da Trebaseleghe nel Padovano, in un cantiere parzialmente nascosto dalle transenne, proprio nei pressi di piazzale Roma, importante snodo dei terminal automobilistici e ferroviari di Venezia.
Ma i numerosi passanti, tra cui anche alcuni vigili urbani, avevano potuto assistere alla scena dal ponte di Calatrava, tanto che qualcuno aveva filmato tutto. Ad un certo punto i due, probabilmente ubriachi, erano stati interrotti ed identificati dagli agenti. Nessuno in quei momenti poteva di certo immaginare che quella avvenente signora bionda, che non aveva temuto di rimanere nuda davanti a degli sconosciuti, sarebbe morta pochi giorni dopo.