Carabinieri ancora minacciati di morte mentre svolgono il loro normale servizio di controllo e pattugliamento del territorio. Ancora una volta la provincia di Brindisi, e la Puglia, sono protagonisti di incresciosi episodi a danno dei militari. L'ennesima aggressione, solo verbale fortunatamente, è avvenuta ieri sera a Latiano, cittadina dell'hinterland brindisino. Secondo quanto riporta la stampa locale, tutto è cominciato quando un giovane di 22 anni, Gianmarco Macrì, è stato fermato per un controllo dagli agenti dell'Arma, i quali hanno semplicemente chiesto al soggetto i documenti necessari alla guida del veicolo.

Lo stesso è risultato di proprietà della madre, si trattava di una Lancia Y, ma il ragazzo non aveva la patente di guida, in quanto gli era stata revocata a dicembre del 2018. Il giovane è andato subito in escandescenza, sceso dall'automobile in preda ad una furia ceca ha urlato ai militari che stava accompagnando un parente. A questo punto i Carabinieri gli hanno detto di calmarsi e che l'auto doveva essere sequestrata.

Sono arrivati anche il fratello e la madre

A questo punto, una volta che il giovane ha saputo che il veicolo doveva essere sottoposto a sequestro, il soggetto ha chiamato i rinforzi. Sono giunti il fratello Mattia, un 21enne, e la madre dei due ragazzi. Proprio Mattia Macrì avrebbe pronunciato delle frasi ingiuriose nei confronti dei militari, dicendo queste parole: "Ti faccio vedere io, ti vengo a prendere a casa, so dove abiti".

Una chiara minaccia per gli agenti, che subito dopo hanno dovuto incassare anche l'ira della madre, legittima proprietaria del veicolo. Quest'ultima avrebbe minacciato palesemente di morte i militari, facendo riferimento all'omicidio del maresciallo dei Carabinieri ucciso il 13 aprile scorso a Cagnano Varano, vicino Foggia.

"Tu la macchina di qua non la tocchi, ti faccio vedere io, hanno fatto bene a uccidere il carabiniere a Foggia" - queste le parole della donna nei confronti dei militari.

Fratelli arrestati e donna denunciata

A questo punto gli agenti hanno eseguito quanto era in loro potere, per cui i due fratelli sono stati arrestati per minacce e resistenza a pubblico ufficiale, mentre la madre è stata denunciata per gli stessi reati.

Inoltre, nei concitati momenti che si sono vissuti, uno dei due fratelli ha anche tentato di incendiare la vettura, tentativo questo fallito, grazie all'intervento dei Carabinieri di Mesagne e della Polizia locale di Latiano. Una situazione che poteva precipitare, ma fortunatamente il peggio è stato scongiurato. La paura per i militari è stata anche in questo caso tantissima. Proprio poche ore fa un altro episodio del genere si è verificato a Bisceglie, nella provincia denominata Bat, sempre in Puglia, dove un giovane che si aggirava armato per le vie della città ha sparato alcuni colpi di pistola non appena ha visto arrivare un carabiniere in borghese. Fortunatamente, anche in questa circostanza, nessuno si è fatto male.