Sono terminate le indagini della Squadra Mobile di Brindisi intorno ad alcuni episodi di corruzione e truffa all'interno dell'Azienda Sanitaria Locale. Secondo quanto si apprende dai media locali, l'inchiesta è scaturita a seguito di un episodio intimidatorio nei confronti di un dirigente addetto all'Ufficio procedimenti Disciplinari. Gli episodi corruttivi si sarebbero verificati a Brindisi, ma anche in provincia, tra il 2015 e il 2017. Anche due amministratori pubblici e due Onlus sono finite nel mirino degli inquirenti. Gli indagati dovranno rispondere dei reati di corruzione, truffa e falso.
Indagato un direttore amministrativo
Secondo quanto si apprende dalla testata giornalistica locale on-line, Brindisi Report, nel registro degli indagati è finito anche un ex direttore amministrativo della Asl, il quale avrebbe compiuto atti contrari ai doveri d'ufficio, ottenendo degli utili economici per mettere in atto alcuni lavori di ristrutturazione di un immobile. Secondo chi indaga, questo soggetto, sempre all'epoca dei fatti contestati all'interessato, avrebbe esercitato pressioni sulla stessa direzione finanziaria dell'Azienda Sanitaria, al fine di favorire una ditta edile che doveva ricevere il pagamento per alcuni lavori effettuati all'interno del nosocomio di Francavilla Fontana, sempre nel brindisino.
Tale pagamento doveva essere liquidato in anticipo, non rispettando quindi i tempi di emissione della fattura. L'indagato in questione, di cui ovviamente non sono state fornite le generalità, dovrà rispondere di corruzione.
Anche due Onlus nel mirino degli investigatori
Come detto in apertura, anche due associazioni Onlus sono finite al centro dell'inchiesta.
Difatti, sempre secondo quanto riferito dagli investigatori, un altro funzionario, che apparteneva questa volta alla Direzione Sanitaria della Asl brindisina, avrebbe redatto una proposta di delibera palesemente falsa, la quale attestava presunti utili, al raggiungimento dei quali, per legge, si potevano liquidare fatture emesse da una Rsa.
Le due Onlus richiedevano quindi, per il tramite dei loro amministratori, il pagamento di diverse fatture per rendere vari servizi, come quello del trasporto di sangue o degli encefali, oltre ovviamente a quello, specifico, di trasporto dei pazienti. Sicuramente nelle prossime ore, o al massimo nei prossimi giorni, si potranno conoscere ulteriori dettagli su questa vicenda. L'importo totale del profitto illecito cagionato dai truffatori ammonta a diverse centinaia di migliaia di euro.