Una bruttissima storia di maltrattamenti in famiglia arriva dalla provincia di Brindisi, precisamente da Latino. Secondo quanto riporta la stampa locale, un uomo di 42 anni, le cui generalità non sono state diffuse, avrebbe sottoposto a continue vessazioni, per anni, l'anziano padre che oggi ha 85 anni. L'uomo costringeva la vittima ad effettuare lavori pesanti, non consoni alla sua età e, se il padre non eseguiva gli ordini del figlio, questi gli impediva di mangiare e dormire. L'anziano, secondo quanto riferisce la testata giornalistica locale on-line, Brindisi Report, sarebbe anche stato costretto a raccogliere la spazzatura per strada.
Una vicenda che ha destato sconcerto in tutta la cittadina brindisina. I Carabinieri, nelle scorse ore, hanno messo fine all'incubo vissuto dall'anziano padre e hanno arrestato il figlio. Dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia aggravati e resistenza a pubblico ufficiale.
Anche brutte offese alla vittima
L'anziano padre non solo veniva sottoposto a quello che si potrebbe definire come un vero e proprio regime di schiavitù, ma veniva anche offeso con frasi abbastanza pesanti, come 'fai schifo'. Inoltre, il figlio avrebbe costretto il padre a ripetere pedissequamente le sue parole, senza un valido motivo. Il sistema di punizioni, rilevato dall'attività investigativa, consisteva in diverse umiliazioni: ad esempio, ogni qualvolta che violava una 'regola' impartita dal figlio, l'anziano era costretto a scrivere quest'ultima su un foglio di carta.
L'anziano sarebbe stato anche 'spruzzato' con una sostanza che, al momento, rimane non identificata nello specifico.
Arresto per resistenza
Come detto in apertura, il soggetto dovrà rispondere anche del reato di resistenza a pubblico ufficiale. Tale accusa viene mossa all'indagato in quanto, al momento dell'arresto, l'uomo avrebbe opposto resistenza ai Carabinieri.
In un primo momento sembra che abbia trovato una scusa per non far entrare i militari in casa, ma quando si è visto ormai braccato avrebbe aggredito gli agenti. Poco dopo è stato comunque immobilizzato e, dopo le formalità di rito, condotto nella casa circondariale di Brindisi. Non è sicuramente il primo episodio del genere che accade nel nostro Paese. Sicuramente nelle prossime ore, o al massimo nei prossimi giorni, si potranno conoscere ulteriori particolari su questa assurda vicenda.