L'Indonesia è stata scossa da un nuovo devastante sisma. Il terremoto di magnitudo 6.8 ha colpito la regione di Sulawesi. Nella zona sono stati attivati i piani di evacuazione della popolazione ed è stato anche diramato un allarme tsunami. Questo è stato fortunatamente revocato 40 minuti dopo, evitando uno scenario simile a quello verificatosi durante l'ottobre dello scorso anno. Il The Sun riporta che una residente locale, Gina Saerang, che vive a Manado, ha dichiarato che il Terremoto è stato "forte e di lunga durata". L'Indonesia è flagellata da tanti eventi geologici estremi, poiché è posizionata sull'Anello di Fuoco del Pacifico, un'area ad altissimo rischio sismico.
Il terremoto in Indonesia
Il terremoto è avvenuto alle 11:40:49 UTC ovvero alle 12:40:49 UTC+1 (orario italiano) della giornata di ieri. L'epicentro si trova a 1.853 di latitudine sud e 122.553 di longitudine est, ovvero a 102 chilometri sud-sud est dal centro di Luwuk, una città di 54,089 abitanti circa. L'ipocentro è posizionato a 15.5 chilometri dal suolo; posizione poco profonda data l'intensità del sisma verificatosi. La magnitudo registrata è di 6.8 M, anche se inizialmente si parlava di 7 M.
Felt #earthquake (#gempa) M6.8 strikes 236 km N of #Kendari (#Indonesia) 38 min ago. Please report to: https://t.co/rM0Yd2LeWp pic.twitter.com/PDyHHM3SNv
— EMSC (@LastQuake) 12 aprile 2019
Rischio tsunami
Fortunatamente dopo 40 minuti è stato revocato il rischio tsunami.
Proprio l'isola di Sulawesi nel 2018 era stata teatro di un terremoto di magnitudo 7.5, che causò uno tsunami che colpì la zona di Palu che uccise 4.300 persone.
L'allerta di oggi era stata diramata per il distretto di Morowali. A questo proposito Taufan Maulana dell'agenzia geofisica del luogo aveva affermato che "Il terremoto poteva causare potenziali tsunami.
I residenti dovevano evacuare le zone il prima possibile.".
L'anello di fuoco
L'Anello di Fuoco è una zona caratterizzata oltre che da sismi anche da eruzioni molto frequenti. Questa si estende per circa 40.000 chilometri. I vulcani situati nella zona sono 425 e producono eruzioni prevalentemente esplosive. Il Krakatoa e il Fuji fanno parte dell'Anello di Fuoco.
Ben il 90% dei terremoti avviene proprio in questa fascia. La zona presenta fenomeni marcati di subduzione. Infatti i terremoti sono dovuti ai movimenti tettonici. Le placche continentali scivolano sopra quelle dell'oceano pacifico.
Impatto sulla popolazione
Le autorità al momento hanno riferito che non ci sono vittime ma i danni alle strutture possono essere considerevoli. La gente subito dopo la scossa si è riversata in strada, evitando così di rimanere negli edifici, molti dei quali attualmente pericolanti.
Sui maggiori social network sono state diffuse molte immagini del sisma, che ritraggono il panico della popolazione e l'intensità del terremoto.