Pochi minuti fa, precisamente alle 13:40 (ora italiana), una violenta scossa di terremoto di magnitudo 6.8 della scala Richter, è stata registrata al largo dell'Isola di Sulawesi, in Indonesia. Secondo l'Ingv, d'accordo con l'Emsc e l'Usgs, il sisma avrebbe avuto il suo esatto epicentro nel Golfo di Tolo, ad est dell'isola indonesiana, già duramente colpita dal potentissimo terremoto del 28 settembre 2018.

Stando a ciò che riferisce l'Usgs il terremoto, essendosi verificato in mare, non dovrebbe aver avuto particolari conseguenze sulle città più vicine all'epicentro, anche se il terremoto è stato nettamente avvertito dalla popolazione locale.

Dunque, al momento, non si dispone di notizie più precise in merito a possibili danni a cose o persone.

Secondo l'Usgs americano il terremoto non dovrebbe aver provocato gravi danni

Le previsioni realizzate dal modello di calcolo dell'Usgs americano stimano una bassa probabilità di danni derivanti dal terremoto a cose o persone. Per quanto riguarda le vittime ci sarebbe una percentuale corrispondente al 65%, dunque molto elevata, che non ci sia stato nessun morto a causa del sisma. Una percentuale del 30% stima, invece, che le vittime potrebbero essere fino a dieci.

Le stesse identiche percentuali stimano che le perdite economiche sull'isola di Sulawesi potrebbero, al massimo, raggiungere i 10 milioni di dollari, anche se, molto più verosimilmente, non saranno superiori al singolo milione.

Sulawesi si sta ancora rialzando dopo il violentissimo terremoto di 7.5 del 28 settembre 2018

Il 28 settembre 2018, alle 12:02, un potentissimo terremoto di magnitudo 7.5 della scala Richter, molto più forte di quello odierno, dopo aver provocato enormi danni, specie nella città di Palu, innescò una spaventosa onda di tsunami che si abbatté con inaudita violenza sulle coste di alcuni grandi centri locali.

Inoltre, si produssero alcuni fenomeni di liquefazione del suolo, che inghiottirono letteralmente diversi quartieri della città di Palu, non restituendo mai più i corpi.

Si tratta dell'evento sismico più disastroso del 2018 in termini di vite umane e il peggiore nel mondo da quello di magnitudo 7.8 del 25 aprile 2015 avvenuto in Nepal.

Oltre alla paura e al dolore dei superstiti, almeno 10 mila feriti da curare e decine di migliaia di persone rimaste senza casa, vi furono più di 4300 morti e almeno 660 dispersi.

Due scosse di assestamento hanno già seguito il terremoto principale

Oltre al terremoto principale, di magnitudo 6.8 della scala Richter, finora uno dei più forti registrati dall'inizio del 2019, hanno insistito sul territorio indonesiano almeno altre due scosse di assestamento. La prima, secondo quanto riportato dall'Usgs, avrebbe avuto una magnitudo pari a 4.7 della scala Richter e si sarebbe verificata 23 minuti esatti dopo la prima. Una seconda scossa, invece, avrebbe avuto una magnitudo pari a 5.1.

Si tratta di un fenomeno assolutamente normale a seguito di questo tipo di eventi.

Infatti, spesso seguono numerose scosse di assestamento all'evento principale, fino a quando l'energia non avrà scaricato tutta la tensione accumulata dalla faglia da cui è scaturito l'evento principale.