Il Papa si schiera con i rom di Casal Bruciato, Roma, e definisce cittadini di seconda classe coloro che "scartano gli altri". "Questa non è civiltà" ha affermato il pontefice che, dopo la sindaca Raggi, si è accodato per dimostrare solidarietà ai rom della periferia romana ai quali è stata assegnata una casa popolare.

Roma, il pontefice a fianco dei rom

Il pontefice, a seguito di un incontro con rom e sinti, ha dichiarato: "Oggi ho letto qualcosa di brutto e soffro perché non è civiltà, l'amore è civiltà. E' vero, ci sono cittadini di seconda classe ma sono quelli che scartano la gente e che vivono con la scopa buttando via gli altri".

Con queste parole Bergoglio si è schierato a fianco della famiglia rom a cui è stata assegnata una casa popolare e contro le "organizzazioni maestre di vendetta". Poi si è rivolto ai rom esortandoli ad andare avanti nel lavoro e con dignità, seguendo una strada della fratellanza a cui tutti dobbiamo collaborare. Inoltre, il pontefice, ha etichettato i manifestanti residenti che stanno manifestando contro l'assegnazione dell'alloggio popolare alla famiglia rom come "gente che vive nell'omertà e capace di creare vendetta".

Durante un convegno su Gesù e farisei, Papa Francesco, si è rivolto ai fedeli e ai presenti esortandoli a superare antichi pregiudizi. Il Papa ha inoltre spinto i fedeli ad "amare i propri vicini e a conoscerli", per capire chi sono e trovare così un modo per conviverci.

"Lasciarsi dietro il rancore, che ammala tutto e ammala la famiglia" ha concluso il Papa.

Intanto a Casal Bruciato i residenti, fiancheggiati da Casapound, continuano la protesta contro l'assegnazione di un'abitazione a un nucleo familiare di rom composto da 14 persone. Anche il premier Conte, dalla Romania, ha preso parte alla polemica su Casal Bruciato: "Per me la legge va applicata", schierandosi così anche lui dalla parte della sindaca Raggi.

Rivolta a Casal Bruciato

La rivolta a Casal Bruciato è scoppiata il 6 maggio scorso, quando l'assegnazione dell'alloggio è divenuto ufficiale. La famiglia di nomadi proviene dal campo La Barbuta e conta 14 persone: il padre (40enne), la madre e 12 figli. Quando la famiglia è arrivata in Via Sebastiano Satta 20, luogo dell'assegnazione, ha trovato davanti al portone circa 50 persone in rivolta.

La tensione a Casal Bruciato in questi giorni è molto alta: alcuni residenti, arrabbiati, hanno urlato frasi molto accese e pesanti. Diversi sono stati gli avvenimenti turbolenti che hanno costretto la famiglia rom a rinchiudersi in casa, sorvegliata dalla polizia che ormai da giorni sta presidiando l'ingresso proprio per la situazione che si è creata.