Deborah Sciacquatori è ancora sconvolta per quanto accaduto domenica scorsa in casa sua, quando all'alba suo padre, Lorenzo, è rientrato a casa ubriaco per l'ennesima volta e ha cominciato a scagliarsi contro la moglie. Con il passare dei giorni stanno emergendo sempre più dettagli sulla situazione in casa Sciacquatori, e anche su quella mattina. Anche nei nostri precedenti articoli su questa triste vicenda abbiamo raccontato la difficile situazione che si viveva in famiglia. La 19enne sta ricostruendo, poco alla volta, tutto quello che è avvenuto.
Deborah: 'Mio padre teneva mamma per la gola'
Il racconto della giovane non è assolutamente confuso, e da subito gli investigatori hanno creduto alla sua versione dei fatti, poi confermata anche dai famigliari. Erano quasi le 5:00 di domenica mattina, quando il padre, in preda ai fumi dell'alcol, ha cominciato a prendere a calci la porta di casa, e ad urlare nei confronti delle donne parole pesantissime. La ragazza, impaurita, si è rinchiusa con sua nonna, madre della vittima. In casa, in quel momento c'erano anche due zie della giovane, che erano venute a far visita a sua nonna dall'Abruzzo. Vedendo ciò, queste ultime hanno abbandonato l'abitazione. L'uomo a quel punto, urlando e inveendo sempre con la moglie l'avrebbe obbligata addirittura ad andare a compare due birre.
Ma proprio mentre le donne di casa cercavano di scappare da quell'inferno, l'uomo le ha seguite nell'androne della palazzina popolare dove abitano Deborah e la sua famiglia. Avrebbe usato violenza anche nei confronti della nonna Lorenzo.
A quel punto la madre della 19enne si sarebbe messa in mezzo per fermare la furia dell'uomo, stava per dargli uno schiaffo, ma lui lo ha evitato e l'ha colpita, tenendola poi per il collo, quasi come volesse strozzarla.
Deborah aveva preso un coltello dalla collezione di suo nonno, che si trovava in camera. Lo ha estratto dalla tasca del pigiama, e lo ha puntato al collo del padre, dicendogli di smetterla. A quel punto l'uomo avrebbe fatto un movimento brusco, la lama si sarebbe conficcata sotto ad un orecchio innescando l'emorragia che poi è risultata fatale.
La ragazza aveva incubi di notte
La giovane davanti ai pm ha raccontato tantissimi altri particolari, e uno dei più inquietanti, che fa capire il grado di terrore che la ragazza aveva raggiunto è quello che parla degli incubi: la notte infatti spesso sognava che il padre ammazzasse lei, sua nonna e sua madre. Sin dal primo momento Deborah si è presa la responsabilità di quanto accaduto, gli inquirenti hanno però pochi dubbi: la giovane non ha commesso un omicidio, al massimo si è trattato di eccesso colposo di legittima difesa. Un'accusa però forse destinata a cadere del tutto, gli elementi per assegnare la legittima difesa "pura" ci sono tutti. Tra 15 giorni, dopo che il medico legale consegnerà i risultati dell'autopsia, l'inchiesta potrebbe essere archiviata. "E ora con gli esami di maturità come farò?" - questo è l'ultimo pensiero della 19enne, che vuole assolutamente portare avanti i suoi studi al liceo classico di Monterotondo.