A Torino sta per avere inizio il Salone del Libro, una fiera che si tiene ogni anno nel copoluogo piemontese e che vede partecipare moltissime case editrici. Tra queste è, anzi ormai era, presente anche Altaforte: casa editrice vicina a Casapound e di stampo sovranista.

Torino, Francesco Polacchi non si piega

Dopo l'indagine dei magistrati per apologia del fascismo e la conseguente cacciata dal Salone da parte degli organizzatori dell'evento, l'editore di Altaforte, si ripresenta lo stesso. "Altaforte non si piega alla logica del pensiero unico" sottolinea Polacchi, e si fa beffe della rescissione del contratto.

Ieri sera, intorno alla mezzanotte, è stato però obbligato a smontare lo stand. Stamattina, verso le ore 10, si è invece ripresentato per spiegare la posizione di Altaforte in merito agli ultimi fatti: "Se avete a cuore la libertà d'espressione vi aspetto...i libri non devono e non possono conoscere censura". La sindaca di Torino e del governatore Chiamparino hanno presentato un esposto alla procura torinese per chiedere che Francesco Polacchi venga processato per apologia di fascismo. Oltre all'esposto, i due rappresentanti politici, hanno anche chiesto l'estromissione di Altaforte dal Salone del libro (e così è stato).

La partecipazione della casa editrice vicina a Casapound ha generato un vespaio di polemiche, portando diversi "intellettuali" e scrittori a sottrarsi dal partecipare, in particolare dopo le parole di Polacchi che si è definito fascista.

Durante un'intervista radiofonica di Radio24, la Zanzara, Cruciani e Parenzo hanno incalzato il giovane 33enne spingendolo a dichiararsi, per l'appunto, fascista. Appena scoppiato lo "scandalo" lo stand di Altaforte è stato spostato perché considerato troppo vicino alla Sala Oro, poi, in seguito al proseguirsi delle polemiche del PD e dei 5Stelle, gli organizzatori hanno definitivamente fatto carta straccia del contratto con Altaforte.

Tutti contro Altaforte

Il comune e la Regione Piemonte hanno optato per la tolleranza zero. La Chiamparino e Appendino hanno evidenziato che la rescissione del contratto con la casa editrice è stato un atto duvuto in virtù della prevista lezione agli studenti di Halina Birenbaum (una sopravvissuta ai campi di concentramento tedeschi), oltre che dalle potenziali criticità riguardo la sicurezza da parte degli organizzatori dell'evento.

Francesco Polacchi, però, ha colto l'occasione invece per ringraziare tutti coloro che hanno sollevato tutto questo clamore mediatico perché in realtà hanno apportato moltissima pubblicità alla casa editrice. Il libro su Salvini, edito da Altaforte, ha scalato la classifica di Amazon andandosi a posizionare tra i primi in classifica.