La cittadina di Manduria, in provincia di Taranto, continua a restare al centro della cronaca nazionale, dopo che il 23 aprile scorso il 66enne Antonio Cosimo Stano, un pensionato che prestava servizio all'Arsenale tarantino, morì presso il locale nosocomio. L'anziano era stato infatti brutalmente picchiato e seviziato in casa sua da una baby - gang composta perlopiù da ragazzi adolescenti, circa 14 secondo le prime ipotesi. Il numero poi salì a 18 persone. Di questi, in un primo momento, ne furono arrestati solamente 8, di cui solo due erano maggiorenni: per loro le accuse sono gravissime, infatti dovranno rispondere di tortura, aggravata dalla crudeltà, lesioni e violazione di domicilio.

Adesso a tali reati dovranno rispondere altri nove giovanissimi, che nelle scorse ore sono stati tratti in arresto dalla Polizia di Stato e dai colleghi del Nucleo Centrale di Roma. Secondo quanto emerso dalle indagini nei loro confronti ci sarebbero gravi indizi di colpevolezza, e sarebbe stato rilevato anche un altro gravissimo episodio ai danni di un'altra persona.

Le torture a Cosimo Stano

L'anziano 66enne ormai da anni veniva continuamente vessato dai bulli, che nella loro chat WhatsApp si chiamavano "la banda degli orfanelli". Proprio qui finivano i video che i ragazzini giravano mentre torturavano brutalmente il poveretto, che ormai era arrivato anche a non uscire di casa per comprarsi da mangiare, tanta era la paura delle aggressioni dei bulli.

La puntigliosa attività investigativa posta in essere dai militari di Manduria e dalla Procura di Taranto ha fatto emergere una storia da film dell'orrore, in cui pare siano state coinvolte anche diverse vittime. Nelle scorse settimane alcune presunte vittime dei bulli si sono recate dalle Forze dell'Ordine per denunciare quanto gli era successo anche negli anni passati.

Uno di loro, conosciuto da tutti come Mimmo "Motorino", ha dichiarato che alcuni teppistelli gli avrebbero incendiato la casa nello scorso mese di febbraio, episodio però che secondo l'uomo non è da collegare alla gang degli "orfanelli", ma ad un'altra banda di bulli. Da qui il sospetto che a Manduria ci siano più bande del genere, che seminerebbero il terrore in città, soprattutto tra le gente più indifesa, come appunto Antonio Stano.

L'altro episodio

Come già detto in apertura, gli inquirenti hanno verificato anche l'esistenza di altri episodi delittuosi, in particolare quello nei confronti di un uomo di 53 anni affetto da insufficienza mentale grave. Era lo scorso 1 aprile quando alcuni componenti della gang si presentarono di notte sotto la sua abitazione intimandogli di aprire il portone. La vittima aprì, fidandosi di quei ragazzini: non appena l'uomo usci dalla porta i ragazzini lo avrebbero preso a calci e pugni fino a rompergli i denti.