Proseguono serrate le indagini dei carabinieri su quanto avvenuto questa mattina a Torvajanica, località del litorale romano non lontana da Pomezia, dove una coppia è stata trovata carbonizzata all'interno di un'automobile, andata completamente distrutta. Al momento una cosa è certa: i due non erano marito e moglie, ed è stata rintracciata nelle scorse ore anche la proprietaria dell'utilitaria. Quest'ultima è stata sentita dai militari e ha detto di non avere notizie della figlia da ieri sera. Una delle vittime è stata identificata: si tratta di Maria Corazza, una 46enne impiegata in una ditta di pulizie.
I carabinieri stanno seguendo tutte le ipotesi possibili: una delle più battute in queste ore è quello dell'omicidio - suicidio, ma quest'ultima starebbe perdendo consistenza, e non è escluso che possa essersi trattato di un vero e proprio omicidio. I residenti stamane hanno sentito solo un botto tremendo: inizialmente un cittadino all'Adnkronos aveva riferito che il rogo era opera di alcuni individui appartenenti alla criminalità organizzata locale, ma quest'ipotesi è caduta quasi subito.
Interrogato il marito della donna
Come detto, la coppia pare che non fosse sposata. Infatti, secondo le ultime notizie che giungono dal Lazio, pare che in questi minuti il marito della donna rimasta vittima del rogo insieme all'altro uomo sia sotto interrogatorio in caserma.
La sua posizione è al vaglio degli inquirenti. Secondo quest'ultima ipotesi, riportata anche dalla testata giornalistica Leggo, il marito, venuto a sapere di una relazione extraconiugale della donna, avrebbe seguito i due e poi avrebbe dato fuoco alla vettura. Si sta studiando attentamente anche la posizione dei corpi rinvenuti nell'auto: questi ultimi infatti non erano seduti uno affianco all'altro normalmente, ma posti uno dietro l'altro.
Su questo altro particolare sicuramente gli inquirenti faranno chiarezza a stretto giro.
In zona furono arrestati gli appartenenti del clan Fragalà
La zona di Pomezia la scorsa settimana fu interessata da un altro fatto di cronaca: ci si riferisce alle 33 ordinanze di custodia cautelare eseguite a carico di appartenenti al sodalizio giudicato di stampo mafioso della famiglia Fragalà.
Gli inquirenti hanno però smontato subito, come detto in apertura, l'ipotesi che si fosse trattato di un delitto di mafia. Sul caso sta indagando la Procura di Velletri, e non è escluso che nelle prossime ore potrebbero emergere ulteriori novità su questo macabro ritrovamento. Tutto sarebbe cominciato intorno alle ore 8:00 del mattino, quando i residenti hanno visto un fumo denso uscire da una stradina secondaria, via San Pancrazio. Intorno alle 10:00, dopo che i Vigili del Fuoco hanno terminato di spegnere l'incendio, i due corpi sono stati ritrovati nell'auto.