I carabinieri della sezione Radiomobile della Compagnia di Trento hanno arrestato ieri sera un tunisino di 46 anni, per resistenza, oltraggio, violenza, minacce a P.U, lesioni aggravate e rifiuto di indicazione sulla propria identità personale. L'uomo è stato accusato di avere commesso diversi reati a vario titolo nel corso di una rissa degenerata forse per futili motivi, dove il sospettato di reato ha anche tentato di ferire i militari dell'arma intervenuti a calmare gli animi durante una colluttazione. L'aggressore è stato fermato e portato all'interno della caserma più vicina.

La rissa in pieno centro

I reati contestati ad un immigrato tunisino, residente regolarmente all'interno della nazione è avvenuto ieri sera, presso Piazza Dante, in una delle zone centrali della cittadina di Trento, capoluogo della provincia autonoma. Nella tarda serata di ieri sera, in pieno centro è scoppiata la solita rissa tra cittadini stranieri. Questa volta a scontrarsi due connazionali di origine tunisina, che si sono da prima insultati a vicenda e poi sono passati alle vie di fatto. I due uomini hanno iniziato a colpirsi reciprocamente, non risparmiando le forze. Poi, l'indagato ha preso da terra un coccio di vetro probabilmente di una bottiglia abbandonata da qualche passante e a cominciato a scagliare un fendente al suo contendente.

L'aggressore è riuscito a ferire il suo rivale ad un occhio. La violenza generata dalla brutalità degli uomini coinvolti nella colluttazione ha allarmato i residenti della zona, che hanno a loro volta effettuato una chiamata al numero nazionale 112 in dotazione all'arma dei carabinieri.

L'intervento dei carabinieri

I carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Trento sono immediatamente intervenuti sul luogo della rissa grazie ad una segnalazione.

Gli uomini della benemerita hanno subito tentato di calmare gli animi e ristabilire l'ordine. Vani tutti i tentativi degli inquirenti di far ragionare il presunto colpevole. Anzi, l'uomo in preda ad un raptus di follia ha impugnato il vetro come un’arma e ha tentato di assalire le forze dell'ordine. Dopo una breve resistenza da parte del sospettato di reato, gli investigatori sono riusciti ad immobilizzarlo.

Colto in flagranza di reato l'extracomunitario è stato tradotto presso il comando dei carabinieri di via Barbacovi e lì dichiarato in stato di arresto per resistenza, oltraggio, violenza e minaccia, nonché di lesioni personali aggravate. Nei suoi confronti anche un'altra incriminazione per mancate indicazioni sulla propria identità personale, poiché al suo arrivo si è ulteriormente rifiutato di farsi identificare. Espletate le formalità di rito è stato messo a disposizione dell'autorità giudiziaria per essere immediatamente giudicato per direttissima.