È un'inchiesta clamorosa quella portata a termine dalla Guardia di Finanza di Udine, in collaborazione con altri nuclei delle Fiamme Gialle dislocati su tutta la Penisola, e che coinvolge ben 17 Paesi comunitari. Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale ed internazionale infatti, l'inchiesta è nata nel 2016 quando i militari stavano indagando su un traffico illecito di gasolio. Questo era il filone principale dell'inchiesta, che, però, è cambiato quando un cittadino italiano di 44 anni, C.S, queste le sue iniziali, originario di Catania, ha chiesto la disponibilità di un deposito fiscale per far passare un carico di bevande energetiche.
Il tutto è divenuto immediatamente sospetto, in quanto questi prodotti, così come gli alcolici, circolano scortati di un documento valido all'identificazione del prodotto, riconoscibile da tutte le dogane europee. Un riscontro presso il deposito in questione rivelò, infatti, la presenza di un quintuplo degli alcolici rispetto alla capienza massima. Da qui i sospetti degli inquirenti sono diventati concreti e hanno portato avanti un'indagine durata tre anni, che ha portato stamane ad emettere un mandato di arresto internazionale nei confronti di un cittadino inglese e di un italiano.
Basi nel Salento e a Calais
In tutta Europa esistevano diversi depositi di alcol di contrabbando. A tessere le fila di questo sodalizio erano, come su detto, un cittadino inglese di nome John, e un cittadino italiano originario di Brindisi, Danilo Legrottaglie, attualmente ricercato.
Il meccanismo della frode era ben consolidato, infatti le bevande venivano fatte passare per succhi di frutta, per cui gli esportatori non pagavano le accise sugli alcolici, che, nel Regno Unito, sono piuttosto alte. In Italia soltanto c'erano sette depositi, alcuni dei quali si trovavano nel Salento, mentre uno faceva capo ad un milanese fuggito a Cuba.
Altri due salentini sono stati raggiunti dalla misura cautelare: si tratta di Massimiliano Chetta, originario del piccolo paesino di Melissano, nel leccese, e di Deodato De Lorenzis, quest'ultimo originario di Felline. Uno dei terminal era in Francia, precisamente a Calais, porto da cui si raggiunge facilmente via mare e via terra, tramite l'Eurotunnel, il Regno Unito e da qui poi la capitale, Londra.
Il primo sequestro nel 2017
I militari sequestrano un ingente carico di questi alcolici di contrabbando nel 2017, precisamente a Genova. Sin da allora era chiaro agli investigatori che c'era un giro abbastanza vizioso intorno a questi prodotti. La meticolosa attività di inchiesta ha portato, quindi, a sgominare questo sodalizio internazionale che ha portato ad arresti anche in altre province italiane. Sicuramente nelle prossime settimane si potranno conoscere ulteriori dettagli su questa operazione. Intanto sono 180 milioni i litri di alcol illegale transitati in tutta Europa, e si conta una frode sulle accise intorno agli 80 milioni di euro. Una cifra che fa impressione.