Report falsi sui bambini di Bibbiano: ha confessato Cinzia Magnarelli, una delle assistenti sociali indagate nell'indagine Angeli e Demoni sul caso degli affidi nella Val d'Enza. Dopo la confessione, la Magnarelli potrebbe riprendere la sua attività di assistente sociale.

Affidi illeciti di Bibbiano: report falsi sui bambini, confessa l'assistente sociale

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta di Reggio, sarebbe emersa proprio in queste ore una parte della confessione dell'assistente sociale Cinzia Magnarelli coinvolta nello scandalo di Bibbiano.

La donna avrebbe confessato al Gip Luca Ramponi la sua responsabilità nella falsificazione dei report di valutazione sui bambini in affido. “È vero, ho falsificato quelle relazioni" - avrebbe detto la donna. Il perché viene presto aggiunto alla prima affermazione: "L’ho fatto a causa delle pressioni che subivo dai miei superiori." Una confessione importante per eventuali svolte sull'indagine. A muovere l'animo dell'assistente sociale sarebbe stato il rimorso verso l'innocenza dei bambini e il riconoscere di essersi adagiata fin troppo su una situazione scomoda: "Ma poi non ce la facevo più: per questo lo scorso settembre ho chiesto il trasferimento”.

Questo frammento di confessione va ad aggiungersi a quando era trapelato qualche giorno fa, sempre sulla Gazzetta di Reggio e sempre a bocca della stessa donna che aveva parlato di "clima da caccia alle streghe".

L'assistente sociale aveva aggiunto come alcuni aspetti importanti sulla situazione familiare dei bambini non venissero presi in considerazione in un clima in cui "la spia dell’abuso annullava qualsiasi altro disagio".

A carico della donna risultano quattro accuse: falso ideologico, frode processuale, violenza privata e tentata estorsione.

Sostenuta dall'avvocato Alessandro Conti, l'assistente sociale ha confermato la falsificazione di un certo numero di report. Il fine di questo comportamento sarebbe stato quello di indurre il Tribunale minorile ad agevolare gli affidi di bambini presunte "vittime di abusi". E quindi, grazie a relazioni falsificate, riuscire ad affidarli a famiglie diverse da quella di origine.

A seguito della confessione, l'assistente sociale ha, quindi, ottenuto la revoca del provvedimento cautelare. Cinzia Magnarelli, dunque, potrà rientrare al lavoro a Montecchio, mantenendo la sua posizione di assistente sociale.

Angeli e Demoni, affidi di Bibbiano: le accuse ai superiori dell'assistente sociale

Secondo quanto riportato da ReggioSera, l’assistente sociale Cinzia Magnarelli, durante l'interrogatorio avrebbe accusato i suoi superiori. Tra questi, nello specifico l'accusa è stata per Federica Anghinolfi, la dirigente a capo dei servizi sociali dell’Unione dei Comuni della Val d’Enza. La dirigente, anche lei indagata, al momento si trova agli arresti domiciliari. L'assistente sociale di Montecchio ha sollevato dubbi sul modus operandi della dirigente, criticando l'impalcatura costruita sotto di lei.

Secondo la deposizione della Magnarelli, pare che ci fosse un team formato proprio con lo scopo di gestire la valutazione dei casi importanti. Queste situazioni di difficoltà avrebbero, quindi, subito una sorta di peggioramento finalizzato alla promozione della pratica di affidamento.

A destare il sospetto, un caso di un padre accusato di violenza sessuale sui due figlioletti. Ma la violenza paterna pare non ci sia stata tanto che il caso era stato archiviato dalla Procura di Reggio. L'assistente sociale Cinzia Magnarelli pare si fosse recata a visitare la dimora del padre, redigendo una relazione con valutazioni lontane dalla realtà: “La casa si presenta piena di muffa, con una grave situazione di degrado." Per poi specificare un contesto fatiscente anche nella camera in cui i soggetti dormivano, che sarebbe stata descritta con: "materassi per terra, ceste di vestiti ammassati, mobili malmessi”.

I carabinieri avrebbero sollevato dubbi su tale report, valutandolo con molta cautela e ritenendolo poco attinente alla realtà. Per questo, sarebbe stata formulata l'accusa di falso ideologico e frode processuale.