Finnegan Lee Elder il 19enne californiano fermato nei giorni scorsi per l'omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega (35 anni) era già noto alle forze dell'ordine. Come raccontato dal San Francisco Chronicle, il giovane nel 2016, aggredì un compagno di scuola e gli provocò un grave danno cerebrale. Lee Elder, al momento, si trova con l'amico Christian Gabriel Natale Hjorth (18 anni) nel carcere romano di Regina Coeli.

Passato violento

Subito dopo l'arresto, i familiari di Christian Gabriel Natale Hjorth e Finnegan Lee Elder si erano prodigati a descrivere i due giovani studenti come dei bravi ragazzi, sportivi e con un buon profitto scolastico.

Con il passare delle ore, però, conoscenti e compagni di classe hanno "demolito" questa immagine e li hanno definiti violenti ed inclini al consumo ad alcol e droga.

Un quotidiano californiano, addirittura, ha ricordato che Lee Elder, nell'ottobre 2016, appena sedicenne, durante una lite scoppiata per una ragazza più grande prese a pugni un compagno di scuola (all'epoca frequentava la Sacred Heart Cathedral Preparatory di San Francisco) provocandogli un grave danno cerebrale. Dopo la rissa - che coinvolse diverse studenti e si svolse al parco Stern Grove (da sempre considerato un ritrovo per giovani sballati) - Elder venne sospeso dalla squadra di football e, poco dopo lasciò la scuola (non è chiaro se perché venne espulso o per altri motivi) e si trasferì alla Tamalpais High School a Mill Valley, altro istituto superiore della baia di San Francisco.

Il giovane ferito, invece, trascorse lunghe settimane in ospedale

Lee Elder, secondo quanto riportato dai media americani, in quell'occasione, si consegnò spontaneamente alla forze dell'ordine e venne arrestato con l'accusa di percosse. Del caso se ne occupò la polizia di San Francisco ed il tribunale per i minori, ma in merito non emersero altri dettagli in quanto, in base alla legge dello Stato della California, le informazioni in merito sono ritenute confidenziali.

L'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega

Nella giornata di ieri si è tenuta una nuova conferenza stampa dove si è ripercorso quanto accaduto nella notte tra giovedì e venerdì scorso. A quasi una settimana dall'omicidio, la dinamica non è stata ancora delineata con chiarezza. Quel che è certo è che Elder Finnegan Lee e Gabriel Christian Natale Hjorth hanno lasciato la loro stanza dell''hotel LeMeridien Visconti, struttura a quattro stelle nel quartiere Prati e hanno raggiunto il vicino quartiere di Trastevere.

Dopo aver girovagato tra i locali sono andati alla ricerca di un po' di droga e si sono imbattuti in Sergio Brugiatelli (45 anni), piccolo spacciatore tollerato dalle forze dell'ordine per il suo ruolo d'informatore. L'uomo, su loro richiesta, li ha accompagnati da due pusher per prendere della cocaina, ma dopo l'acquisto, nella confusione generale, i due americani si sono allontanati con il suo zaino.

Così quando Elder e Gabriel si sono accorti di essere stati imbrogliati hanno promesso al quarantenne di restituirgli il maltolto in cambio di un grammo di coca e 100 euro. I tre, dunque, si sono dati appuntamento in piena notte nel quartiere Prati. Al posto di Brugiatelli, però, si sono presentati due militari della caserma Farnese, il vicebrigadiere Cerciello ed il collega Andrea Varriale. Per motivi ancora tutti da chiarire i due americani hanno avuto una reazione spropositata e si sono avventati con un grosso coltello sui carabiniere 35enne, uccidendolo con ben 11 fendenti.