Multa di 400 euro per chi bestemmia in pubblico. A stabilirlo è il nuovo regolamento di polizia urbana entrato in vigore nel Comune di Saonara (piccolo centro alle porte di Padova). Il sindaco Walter Stefan (eletto nel 2012 con la lista Saonara Domani) ha spiegato che la "stretta sul turpiloquio" è stata decisa dopo le numerose segnalazioni di frasi blasfeme pronunciate anche da giovanissimi.

Multa di 400 euro a chi bestemmia

"Non bestemmiare" non è solo una sintesi del secondo comandamento o, per chi non è cattolico, un consiglio dettato dal buon senso e dal vivere civile.

A Saonara, comune di circa 10.000 abitanti ad est del capoluogo veneto, è un vero e proprio obbligo con tanto di sanzione per i trasgressori.

L'amministrazione comunale, nelle scorse settimane, ha provveduto a modificare il Regolamento di Polizia Urbana e ha deciso di vietare, in qualsiasi luogo pubblico o aperto al pubblico (dunque, anche per strada e nei parchi), la bestemmia "contro le divinità appartenenti a qualsiasi credo o religione". Chiunque, dunque, verrà sorpreso a fare "il nome di Dio invano" o a imprecare contro Allah, Buddha o Maometto dovrà pagare una multa di ben 400 euro.

Il sindaco Walter Stefan, infatti, preoccupato per la deriva verso il turpiloquio in pubblico nella sua Saonara, ha deciso di intervenire in maniera drastica.

Comportamento contrario al decoro

L'amministrazione comunale ha dunque stabilito che il bestemmiare è un "comportamento contrario alla pubblica decenza ed alla sensibilità delle persone terze presenti". Il primo cittadino, sorpreso per il clamore sollevato dalla sua iniziativa, ha voluto spiegare che, al di là del semplice aspetto religioso, è soprattutto una questione culturale e riguarda tutte le divinità.

Il sindaco Walter Stefan ha poi aggiunto: "Non è questione di fare la morale, ma è necessario ripristinare un’educazione di base che manca ormai da troppo tempo". Ha quindi precisato che è un vero peccato sentire ragazzi e anche ragazze che, tra una parola l'altra, urlano e bestemmiano. Poi, ricordando che in Veneto l'imprecare è quasi una cosa "normale" ed è considerato un intercalare, ha voluto sottolineare: "Ognuno, in casa propria, è libero di fare quello che vuol, ma noi vogliamo arginare un malcostume diffusissimo, soprattutto tra gli under 18".

Il nuovo regolamento, che andrà in vigore nei prossimi giorni, vuole rispondere non solo alle attuali problematiche di sicurezza urbana ed assicurare una convivenza pacifica, ma anche garantire una migliore qualità della vita. L'amministrazione s'impegna quindi a informare adeguatamente i cittadini distribuendo anche dei volantini stampati in quattro diverse lingue (italiano, inglese, romeno e cinese).